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Acai, Ardolino: "Inefficienze e mancanza di trasparenza nei servizi pubblici"

"Pronti al monitoraggio del territorio"

“Inefficienze, sprechi e clientele restano in molti, in troppi casi, ancora l'orizzonte entro il quale si muovono i servizi pubblici in Irpinia, come in altri territori”. E' l'allarme lanciato da Giovanni Ardolino, presidente nazionale dell'associazione di tutela dei consumatori e degli inquilini, Acai onlus.

“Per questa ragione – prosegue il rappresentante del sodalizio – avvieremo un monitoraggio sulle realtà della nostra provincia, con l'obiettivo di tutelare gli interessi della comunità e di contribuire al miglioramento dei servizi.

Negli anni, infatti, come si dicecva, sono cambiati gli strumenti, i contenitori e le forme giuridiche, ma la malagestione della cosa pubblica resta una costante, creando disagi e danni ai cittadini.

Si è passati dalle vecchie gestioni dirette dei Comuni e degli altri enti locali o dalle aziende consortili alle nuove società municipalizzate o in alternativa alle società miste, ma il risultato e le dinamiche non sembrano affatto cambiare. Dietro allo slogan del risparmio e dell'aziendalizzazione, talvolta imposta dall'evoluzione normativa del settore, in realtà si nascondono i soliti carrozzoni, amministrati in maniera privatistica, con spreco di risorse pubbliche, provenienti dalle tasche dei contribuenti, gestite senza un'adeguata trasparenza e non di rado anche senza una effettiva competenza, da improvvisati o riciclati presunti manager. Non cambia l'esito, poi, con l'eventuale ingresso nella compagine azionaria di investitori privati, casomai vicini agli amminstratori pubblici di turno, il cui obiettivo primario ovviamente è produrre profitti per sè, riducendo i servizi o la qualità degli stessi, accollando le perdite alle casse pubbliche.

Fortuntamente non è sempre così, né è scontato che dietro a inefficienze e sprechi via sia un dolo, ma certamente c'è incapacità e superficialità, insieme all'assenza di una visione rispondente alle esigenze della comunità. A guidare le scelte, in questi casi, insomma, sono più i tornaconti personali, in termini di carriere politiche o incarichi, che la fornitura di un servizio agli utenti. Ma è assolutamente inaccettabile che negli enti e nelle società controllate si dia poco spazio alla pubblicità degli atti o che non si seguano procedure rigorose e che si alzino muri quando vengono legittimamente richieste spiegazioni”.

“Dalle prime verifiche avviate – conclude Ardolino – sono emersi elementi negativi, insieme alla mancanza di volontà, di chi svolge ruoli amministrativi e gestionali, di dare risposte e chiarimenti. In casi come questi, provvederemo a comunicare le anomalie agli organi competenti, informando come sempre l'opinione pubblica.  Siamo inoltre pronti a raccogliere, come spesso facciamo, segnalazioni mirate dei cittadini e ad attivarci per risolvere problemi specifici, ma anche a collaborare con le strutture che intendano migliorare la qualità dei servizi, risolvendo eventuali problemi”.

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