Tempo Ordinario: 15 agosto - Assunzione della B. V. Maria – messa del giorno (2022-23)
Nota introduttiva: L’omelia va preparata dal pastore dei fedeli, ai quali essa è rivolta, perché deve tener conto della Parola di Dio, del tempo liturgico e delle condizioni e bisogni dei fedeli; questa, che segue, potrebbe essere un’omelia rivolta a un uditorio di fedeli sconosciuti, perché tiene conto solo dei primi due elementi. Alla fine sono suggeriti altri temi possibili da sviluppare. Sono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni (mons. Francesco Spaduzzi, francescospaduzzi@gmail.com)
Tempo Ordinario: 15 agosto - Assunzione della B. V. Maria – messa del giorno (2022-23)
Introduzione. Il Vangelo di presenta la grandezza di Dio nella natura e nella storia e di Maria nella pratica della fede e carità; Apocalisse ci ricorda la gloria di Maria e della Chiesa, frutto anche delle loro lotte e vittorie su Satana; 1Corinzi ci fa vedere il risultato finale dell’opera redentrice di Cristo e corredentrice di Maria: i corpi risorgono come vittoria sulla morte, effetto del peccato.
I - Luca 1,39-56 - 1. Maria va con Gesù in grembo da Nazareth a casa di Elisabetta (39); e la saluta (40), provocando un sussulto (41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo) di gioia a Giovanni, ancora nel grembo della madre (44); esso è un segno dell'effusione dello Spirito in lui, secondo la promessa dell'Angelo; riceve lo Spirito anche Elisabetta (41 Elisabetta fu colmata di Spirito Santo), che profetizza, esaltando Maria e il figlio di lei: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! (42) e acclamandola madre del mio Signore (43), cioè di Yahweh; in particolare loda Maria per la sua fede (45). I 3 mesi di presenza di Gesù e Maria a casa di Zaccaria furono sorgente di grazia per la sua famiglia e ricordano i benefici, che la presenza dell’arca portò alla famiglia di Obed-Edom, che l’ospitò per 3 mesi (2Sam 6,10-11). (a) Maria è presentata come Arca dell'Alleanza nelle messe della vigilia (1Cr 15,15-16) e del giorno (Ap 11,19) della festa. L'arca di Dio o dell’alleanza era la cassa, dove Dio sedeva sulle ali dei Cherubini, incontrava i fedeli e li esaudiva. Maria è l'arca di Dio perché, come madre di Dio, lo porta nel suo grembo e ne diventa il trono: anche in lei Gesù incontra i fedeli e li arricchisce di grazie. Come l'arca fu trasferita a Gerusalemme con una grande e gioiosa festa, così Maria, arca di Dio, porta la gioia dove si reca, perché porta Gesù e, in lui, ogni bene, sia quando si muoveva sulla terra, sia quando viene trasferita in Cielo, accolta dai Santi e dagli Angeli e dalla Trinità: Dio suo Padre, il Verbo suo Figlio, lo Spirito suo Sposo. (b) Maria, poiché il suo corpo è risorto, può spostarsi dappertutto come Gesù; anche se normalmente sta in Cielo, essa può rendersi presente altrove “in spirito”, sia senza segni, sia per mezzo di segni, come sono la sua intercessione e protezione o la nostra invocazione, contemplazione e imitazione, come già sostenevano i Padri della Chiesa e suggeriscono i mistici. E’ ovvio che, se viene Maria, porta con sé Gesù, che è la fonte di ogni bene e di ogni grazia. Rinnoviamo la nostra fede nella vicinanza di Maria a ciascuno dei suoi figli, dei quali si prende cura costante, perché membra del Corpo mistico del Figlio. Facciamo spazio a Gesù e Maria nella nostra vita personale, nelle nostre famiglie e a casa nostra. Maria interviene sempre quando è invocata dai tuoi figli e porta Gesù e i suoi doni.
2. (a) Elisabetta esalta Maria per i doni di Dio e Maria a sua volta esalta il Signore come sorgente di quei doni, dati a lei (49); tutti la diranno beata (48), come fa Elisabetta (42), ma lei si sente solo piccola serva di Dio (48) e proclama l’infinità di Lui (46; 47). Dio ha avuto misericordia della sua miseria e l'avrà per tutti gli uomini, che hanno timore e amore di Dio (50). Proclamiamo la grandezza di Maria, come fa Elisabetta, e la grandezza di Dio, come fa Maria. Riconosciamo che tutto il bene ci viene dalla misericordia di Dio. (b) Dio ha rivelato la sua onnipotenza nel guidare la storia (51), rovesciando le situazioni umane: ha abbattuto i superbi (5) e i potenti (52) e i ricchi (53) e ha elevato gli umili (52) e gli affamati (53); specie ha esercitato la misericordia con gli Israeliti (54) secondo la promessa fatta ai patriarchi (55), ad Abramo e ai suoi discendenti (55). Questo è il giudizio di Maria sulla storia umana e quella sacra; condividiamolo.
II - Apocalisse 11,19a; 12,1-6a.10ab – (a) Giovanni vede il Tempio di Dio - quello che si trova in Cielo - e in esso l'Arca dell'Alleanza (19 Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza); entrambi erano gli originali, sui quali furono modellati il tempio e l'arca di Gerusalemme. Maria è l’arca della Nuova ed eterna alleanza. (b) Si dissolve l’immagine del Tempio e dell'Arca e Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna straordinaria – la vera arca di Dio -: vestita della luce del sole, che è Dio, per significare che essa ne è il riflesso; con una corona di dodici stelle sulla testa, che fanno pensare al Popolo di Dio dell’AT e a quello del NT; con la luna sotto i suoi piedi, per indicare che ne è più grande (1); la donna Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto (2). Questa donna è ancora Maria e la Chiesa, che generano Gesù nei fedeli. (c) Ancora in cielo appare un altro segno: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna, - mostruoso (3), che separa da Dio un terzo degli Angeli e li precipitava sulla terra (4); sta lì in attesa, per uccidere il bambino appena nasce (4), perché è il Messia, salvatore e re dell'universo (5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni), ma Erode non ha successo. Il Messia subito fu rapito verso Dio (5), nel senso che compie la sua missione in breve tempo, mentre la donna, figura del nuovo Popolo di Dio, trova protezione nel deserto per il tempo necessario (6). Grazie all'opera redentrice del Messia, la salvezza viene realizzata e si manifestano la forza, il regno e la potenza, di Dio e di Cristo, come proclama una voce potente del cielo (10). La donna incinta, che portava il re universale, salvatore degli uomini, è Maria, la quale trova rifugio e protezione presso Dio contro Satana; essa così diventa simbolo della Chiesa, la quale nei suoi membri deve continuare la lotta contro il diavolo, in attesa che il Regno di Dio raggiunga tutta la sua estensione secondo il disegno di Dio. Maria, risorta e assunta in cielo, è il segno e la garanzia di ciò che la Chiesa diventerà: sarà glorificata anche nel corpo risorto dei suoi membri. Ed è anche “segno di consolazione e di sicura speranza”.
III - 1Corinti 20-27a – Il solo Adamo introdusse nel mondo la morte spirituale e quella fisica (21; 22); per mezzo di Cristo tutti ricevono già ora la vita divina (22 così in Cristo tutti riceveranno la vita), quando lo accolgono con la fede e il battesimo, e alla fine del mondo avranno la risurrezione della carne (21). L’ordine da osservare nella risurrezione (23): Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti; (20, cfr. 23); poi c’è il dilatarsi del Regno di Cristo, cioè la diffusione della vita divina negli uomini con la fede e la carità, mentre vengono distrutte tutte le potenze avverse (24). In questo tempo (23), Gesù raccoglie nel suo Regno tutti e tutto (25), perché tutto sia sottomesso a Lui (25; 27). A questo punto ci sarà la seconda venuta di Cristo con la risurrezione di tutti gli uomini, buoni (23 quelli che sono di Cristo), e cattivi (Gv 5,29); Cristo avrà riportato già la vittoria sia sul peccato sia sull'ultimo nemico, la morte, effetto del peccato (26) con la resurrezione dei morti; Gesù allora consegnerà al Padre il Regno conquistato perché la sua opera redentrice sarà completa (24): i dannati andranno col corpo risuscitato all'inferno a soffrire, i salvati entreranno in paradiso col corpo risuscitato per godere la visione e l'amore di Dio. (a) Gesù ha già fatto la sua parte nell'opera di salvezza, con l’obbedienza piena al Padre e con la collaborazione di Maria; ora continua operare per mezzo dello Spirito e di Maria per dilatare il suo Regno. Vuole anche la nostra collaborazione, che consiste nell’obbedienza come Gesù. La diamo? (b) Gesù ha lottato contro le potenze diaboliche e anche noi dobbiamo fare altrettanto con l'aiuto di Gesù e dei mezzi di salvezza a nostra disposizione. (c) Gesù è la primizia dei risorti; alla fine del mondo egli risusciterà anche noi; nel frattempo ha già risuscitato Maria, che è stata assunta in cielo, preceduta da un consistente gruppo di Giusti dell'AT (Mt 27,52-53). Maria ha collaborato sulla terra e continua dal Cielo ancora alla diffusione del Regno di Gesù. Anche noi collaboriamo, se seguiamo il suo esempio.
EUCARESTIA. E’ Gesù la sorgente della vita e dei doni di Dio; cerchiamolo dove ci aspetta: nei segni della sua presenza e in MariaZ<A<A, pronto a esaudirci. Partecipiamo ai sentimenti e le virtù di Maria, specie la fede e l’obbedienza. Chiediamo alla Vergine di aiutarci a vivere in modo da avere ora la vita divina in abbondanza e alla fine dei tempi la resurrezione della carne. S. Giuseppe e i nostri Angeli Custodi e i Santi Patroni intercedano per noi. (mons. Francesco Spaduzzi)
Altri Temi: 1. Maria è lodata per la sua fede e in tutto il Vangelo mostra la sua carità, dall’Annunciazione alla Pentecoste. Sono le virtù fondamentali di ogni cristiano, che deve praticarle insieme con la speranza. La Chiesa proclama santi coloro che praticano queste virtù in modo eroico.
2. La grandezza di Dio e la piccolezza dell’uomo devono stare sempre insieme nei nostri pensieri come le ha espresse Maria..
3. Dio è il motore della storia sacra e profana. Lascia agli uomini la loro libertà, ma li giudicherà secondo la loro responsabilità, che egli conosce benissimo. Egli li vuole tutti salvi.
4. La vita è una lotta non contro i fratelli, ma contro le nostre tendenze cattive, la mentalità mondana, satana e i suoi adepti. Solo con l’aiuto di Gesù e di Maria ce la faremo a vincere.
5. Ogni vittoria, che riportiamo sul male, contribuisce alla nostra maturazione naturale e soprannaturale, alla diffusione del Regno di Dio e alla gloria della Trinità. E’ importante che conosciamo e usiamo tutti i mezzi, che la fede ci mette a disposizione per riportare queste vittorie. (mons. Francesco Spaduzzi)