Solofra. Il professore... dov’era questo signore che ora sta difendendo l'ex assessore Gerardo De Stefano ed il suo operato
... quando il Sindaco Vignola , pochi altri ed io facevamo le nottate per risolvere il problema dell'acqua?
Sto seguendo con grande rammarico la vicenda sulla riqualificazione dell'area urbana a ridosso della scuola e della ex biblioteca comunale, impropriamente detta da molti "parcheggio interrato", sia come persona appartenente all' UDC sia come assessore (UDC) facente parte della giunta Vignola.
A chi pensa di fare politica alla vecchia maniera, sollevando solo inutili polveroni, come uomo UDC vorrei dire che l'esecutivo Vignola non è PD ma bensì PD-UDC-PSI, così come vorrei dire di avere un po’ di rispetto in più per chi (oltre il PD) ha contribuito ad eleggere Michele Vignola sindaco della Città di Solofra, ma soprattutto, di risolvere le diatribe all'interno del proprio partito e non sui giornali, visto che noi, di problemi sul territorio, ne abbiamo fin troppi.
Tutti bravi ad inserirsi per fare i professori sull'operato o le scelte di una amministrazione ma, dov’era questo signore che ora sta difendendo l'ex assessore Gerardo De Stefano ed il suo operato, quando il Sindaco Vignola , pochi altri ed io facevamo le nottate per risolvere il problema dell'acqua?
Dov'era la politica allora, e dove è ancora oggi?
Di sicuro sui giornali, ma a Palazzo Orsini non l'ho vista ancora!
Come assessore(UDC) facente parte dell'esecutivo Vignola, vorrei dire all'ex assessore Gerardo De Stefano che la giunta è composta da cinque persone oltre il Sindaco, che a Solofra vige la "democrazia" e che avrebbe potuto tranquillamente, se non era d'accordo, votare contro o allontanarsi dalla giunta (come ha fatto durante il consiglio comunale, senza nemmeno preannunciare il suo allontanamento e appartandosi nella sala antistante quella del consiglio comunale).
Vivere in democrazia comporta anche il saper accettare le scelte che liberamente vengono fatte insieme, pur non condividendole appieno.
Infine voglio fare una riflessione sul così definito "parcheggio interrato" , o meglio sulla riqualificazione dell'area urbana a ridosso della scuola elementare e della ex biblioteca comunale.
Condivisibile o meno la scelta fatta, una cosa certa è che dopo anni luce, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento a fondo perduto per riqualificare un'area che allo stato ospita un piccolo parcheggio esterno, una viabilità che affianca un'area adibita a parco giochi piena di bambini esposti a pericoli annessi e connessi, ed uno spazio tra verde pietrisco e mattoncini malridotti, spazio del tutto inutilizzato se non quando escono i bambini dalla scuola per circa 30 minuti.
Il progetto finanziato, prevede la realizzazione di una ampia piazza con arre a verde attrezzato su tutta la superficie fuori terra, un piccolo chiosco e i servizi igienici, oltre a due piani interrati (quindi impatto zero) da adibire a parcheggi con accesso ed uscita in prossimità della scala di emergenza della scuola elementare.
Tale accesso verrà utilizzato anche dalla struttura dei Padri Giuseppini in maniera tale da rendere la piazza accessibile solo ai mezzi di soccorso, qualora ve ne fosse bisogno.
Allora mi viene spontaneo chiedere: dov'è questo spreco di danaro pubblico? Dov'è l'inutilità dell'opera? E’ probabile che a qualcuno dia fastidio che si realizzi uno spazio aperto e vivibile al centro della Città dove le mamme possano portare i loro bambini a scorazzare senza il pericolo di essere investiti, dove gli anziani possano trascorre un po’ di tempo e leggere il giornale, e/o dove i ragazzi possano incontrarsi e socializzare?
Luigi De Stefano