Logo

Il futuro verso l'IRNO

In questi giorni in cui  si parla di PNRR, nell'urgenza di dare indicazioni e slancio attuativo per l'ambizioso programma di rinascita socio economica nazionale, si può, certamente, cogliere l'occasione per dare futuro alla città Valle Irno. La rigenerazione della Solofrana, il risanamento delle aree ASI e la realizzazione della città policentrica della conoscenza, possono essere il palinsesto di una prospettiva di futuro del comprensorio, oggi poco più che dormitorio salernitano. Il recupero in stile  del patrimonio insediativo dei cento borghi della valle, il risanamento e il restauro  dei comparti ambientali del territorio: rete fluviale, pianura, collina e montagna, possono essere l'occasione per consolidare in maniera decisiva una identità territoriale antica, purtroppo  indebolita dalle spinte divisive dell'antagonismo industrialistico del secondo novecento. La Valle dell'Irno è patrimonio insediativo raro,  rilevante non solo alla scala regionale, ma esemplare sul piano nazionale. In questa valle una tradizione artigianale antica e variegata, nata nelle specificità dei numerosi centri insediativi, alimenta una cultura comune di slancio e di iniziative produttive vivacissime e tuttavia disorganizzate e conflittuali. Eppure le istituzioni culturali e di servizio avanzato, già presenti nel territorio, università, servizi ospedalieri, centri ASI, potrebbero trovare un nuovo rapporto con le comunità insediate, attraverso innovativi processi organizzativi e di gestione, con le nuove tecnologie e le risorse disponibili con il PNRR. Formazione, ricerca, sperimentazione, possono animare un vero  laboratorio urbano per la costruzione di un sistema economico moderno ed avanzato. Dai limiti di una realtà degradata e  di retroguardia si possono recuperare occasioni per la rinascita e il futuro. Dalle carenze interne ai punti di forza per la rinascita e uno slancio esterno. La chiave di sviluppo per un futuro di cittadinanza compiuta, per le nuove generazioni, deve considerare la questione ambientale, attraverso le strategie della sostenibilità, dell'integrazione e della complementarietà paritaria delle componenti. In questo senso vanno considerati e concepiti i momenti della programmazione in un profilo attuativo trasparente e partecipato, a partire dal coinvolgimento delle risorse umane abbondantissime nel cimprensorio. Molto è il malfatto nella Valle Irno, si possono fare troppi esempi da non ripetere. Tuttavia il peggio risiede sempre nella rinuncia, nel disimpegno e nella resa dell'indifferenza e dell'inerzia. Solofra come Montoro, Mercato San Severino come Fisciano o Baronisi, Calvanico come Pellezzano, possono essere, attraverso i cento casali delle proprie frazioni,  una rete vibrante per una cittadinanza che vive nelle prospettive di un nuovo secolo di opportunità e qualità della vita per le generazioni del futuro. Il comprensorio  Alto Irno può trarre stimoli e indicazioni  dalle esperienze attuate in altre aree italiane, la valle Irno non ha nulla da invidiare alla valli toscane o del Piemonte. Qui si possono rilanciare tipicità delle produzioni agricole di pianura, coltivazioni biodinamiche  di collina, valorizzazione del bosco attraverso il restauro forestale e il recupero della silvicoltura e del pascolo per le produzioni casearie, la ricettività turistica e l'ospitalità diffusa per la compensazione delle soglie urbane dei centri capoluogo, attraverso una programmazione di tempo medio. Qui si deve pensare ad iniziative che abbiano la consapevolezza di valorizzare la permanenza dei giovani nel territorio, poiché sono le risorse umane il seme vero del futuro. Qui bisogna recuperare la responsabilità della spesa per l'utile e del progetto, e non per il consumo del territorio e la esposizione di rappresentanza come troppo spesso si è fatto. Bisogna invece per recuperare il senso dell'utilità autentica, in cui si motivano le iniziative e in cui sedimenta la coscienza civile responsabile ed equilibrata dei cittadini.
 
 
Ing. Agostino Landi

Condividi quest'articolo

Altri articoli di Politica


Summonte e le interruzioni idriche frequenti.

Il sindaco di Summonte, Ivo Capone, ha inviato una lettera formale di richiesta urgente ad Alto Calore Servizi S.p.A. per sollecitare un incontro immediato con i responsabili del settore tecnico dell'azienda. L'iniziativa nasce dalla grave[...]

Contattaci

  • Telefono: 347/ 5355964

  • Email: solofraoggi@libero.it

  • Email: ilcomprensorio@libero.it

Seguici