Le nuove promesse di De Luca a Solofra, questa volta sul polo conciario
"Assicurare un futuro alle numerose aziende conciarie” del polo di Solofra
Sul tavolo c’è l’obiettivo “cruciale di assicurare un futuro alle numerose aziende conciarie” del polo di Solofra. L’occasione per discuterne a livello istituzionale, tracciando una sorta di roadmap di interventi infrastrutturali (e non solo) si è avuta lunedì scorso (28 marzo 2022). Sede della condivisione progettuale: Palazzo Santa Lucia, quartier generale della Giunta della Regione Campania. Qui Mario De Maio (presidente Sezione Conciatori di Confindustria Avellino) e Giovanni Ferri (presidente Codeso – Consorzio Solofra Depurazione) e Michele De Piano (consigliere Codeso) hanno incontrato il Governatore Vincenzo De Luca.
Tre fattori strategici
La concia solofrana ha presentato a De Luca un documento di sintesi di “una visione prospettica futura – spiega De Maio (nella foto insieme a De Luca durante l’incontro di lunedì scorso) – che per dare impulso al tessuto economico” deve puntare su tre “fattori strategici. Sono: infrastrutture, salvaguardia dell’ambiente, attrazione di nuove iniziative”. Nel primo caso, il riferimento è “alla terza corsia del raccordo Avellino-Salerno e alla elettrificazione della linea ferroviaria Avellino-Salerno”. Per quanto riguarda l’ambiente, “parliamo della gestione della risorsa idrica – continua De Maio -. Per esempio: l’intervento di bonifica per presenza tetracloroetilene nella falda acquifera non è stato mai completato. È già finanziato con decreto, ma si è ancora in attesa della effettiva disponibilità dei fondi”. Senza dimenticare “l’impianto centralizzato di depurazione di Solofra. Lo stanziamento dei fondi per la copertura delle vasche risale al 2018, ma i lavori non sono ancora stati appaltati”. La risposta di De Luca non si è fatta attendere.
L’attenzione e l’impegno di De Luca
L’incontro a Palazzo Santa Lucia ha attivato, infatti, l’attenzione e l’impegno del Governatore campano. Il quale, spiega De Maio, “ha dimostrato di tenere in grande considerazione il distretto conciario di Solofra che merita rispetto e un palcoscenico di primaria importanza”. Non a caso, è già pianificata “in tempi brevi una sua visita a Solofra nella quale – conclude De Maio – porterà la risposte alle nostre domande e necessità, per far sì che, investendo in innovazione e sostenibilità, il nostro distretto non perda nemmeno uno dei suoi 2.000 occupati”. Per riuscirci, oltre a una lunga serie di attività di sostegno allo sviluppo della concia solofrana, c’è anche la richiesta di inserirla nelle aree ZES (Zone Economiche Speciali) e di attivare un centro doganale. Non solo. La pelle solofrana chiede anche di essere parte integrante dei progetti di promozione dei comparti produttivi della moda campana. Come dire: non fermarsi a valle e al prodotto finito. Ma accendere i riflettori anche su chi, sviluppando un materiale d’eccellenza come la pelle, permette di realizzare questi prodotti nella massima qualità.
www.laconceria.it