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Stati d’animo, comportamenti e Fiori di Bach

Siamo alla terza tappa del nostro discorrere sugli stati d’animo, sui comportamenti e sui Fiori di Bach.

Ricordate che stiamo seguendo la linea tracciata dal racconto del dr. Bach  “La storia dei viaggiatori”? La gita nella foresta di sedici viaggiatori, di ciò che vivono e di come si comportano davanti alle difficoltà che incontrano (l’infittirsi del buio della notte, la non identificabilità dei rumori e degli scricchiolii)?  Del cambiamento a cui vanno incontro durante il loro percorso?

Bene, parliamo di altri quattro viaggiatori, che, per comodità di ragionamento, indicheremo con i numeri quinto, sesto, settimo ed ottavo.

Il quinto viaggiatore, durante il cammino, arriva a pensare che tutto sia perduto e che non c’è alcuna speranza di rivedere la luce del sole. Per lui, però, non è un motivo sufficiente per arrendersi: infatti, ha già deciso che lotterà fino all’ultimo… e comincia ad agitarsi. Nella sua vita, si è sempre caricato di lavoro e responsabilità fino all’inverosimile, fino allo stremo delle forze…avanti, sempre avanti, giungendo al punto di rottura.

Il sesto viaggiatore ha, invece, speranza di farcela a completare il percorso ed uscire dalla foresta…ma, prende una strada, dopo un po’ la lascia, ne inizia un’altra, pensando però che forse la prima era quella giusta. E’ combattuto tra due possibilità di scelta e salta come una cavalletta dall’una all’altra, senza portarne a termine alcuna… oh, come si sente frastornato, instabile, scoordinato!

Il settimo si trascina con calma, pazienza e noncuranza:  per lui è lo stesso uscire dalla foresta o sprofondare nell’ultimo sonno. Il presente e la realtà sono così poco interessanti, meglio sognare ad occhi aperti e proiettarsi nel futuro…ed intanto, è così distratto, insonnolito, scollegato da tutto e tutti.

L’ottavo a volte è di incoraggiamento al gruppo intero, a volte per un piccolo ritardo, una difficoltà imprevista, entra nel dubbio, si demoralizza e si abbatte. Ha lo scoraggiamento facile, la tristezza e il pessimismo a portata di mano.

 

 

 

Come i precedenti, anche questi quattro viaggiatori riescono a completare il cammino, alla fine del quale ognuno di loro è cambiato profondamente.

Il quinto viaggiatore, il combattente, “ sta fermo nelle tempeste più violente”, ha smesso di agitarsi nel voler risolvere tutto. Ha preso consapevolezza dei limiti delle proprie forze e della necessità di non abusarne. Ha imparato che, per stare bene, deve essere flessibile ed equilibrare lavoro e riposo, responsabilità e svago, dovere e attenzione a sé e alle proprie esigenze. Il godere delle bellezze della vita e la vicinanza delle persone care sono il suo balsamo ristoratore.

Il sesto, la cavalletta, passeggia ora  “con perfetta certezza”. Prima di prendere una decisione, la valuta e la pondera in tutti i suoi aspetti,  e, una volta deciso, va fino in fondo e raccoglie i frutti della sua scelta: acquista così, passo dopo passo, decisionalità, risolutezza, fermezza.

Il settimo, il sognatore, ha imparato a radicarsi nel presente e nella realtà, mantenendo la propria fantasia ed originalità. Concretizza i suoi sogni nel qui ed ora. Apprezza il tenere gli occhi ben aperti, l’attenzione desta, il vivere ed agire giorno per giorno, con vivacità ed interesse.

L’ottavo, il pessimista, ora reagisce positivamente e coraggiosamente a qualsiasi difficoltà od imprevisto, considerandoli opportunità di crescita e miglioramento. Sperimenta di non essere così fragile come riteneva, ma di avere forza e capacità per adattarsi a qualsiasi circostanza. Ha acquisito speranza, positività, ottimismo e fiducia nella vita.

 

Dott. Teresa Gagliardi

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