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Una Pandemia dello spirito

In questo tempo in cui consultiamo internet anche solo per scegliere uno zerbino nuovo, in questo tempo in cui essere generazione di superficiali e materialisti non ci fa alcun effetto, dovremmo per forza porci qualche domanda.

A me che, come tanti, rincorro le mie frenetiche giornate, è sorto un dubbio: non è che questa continua "ricerca di perfezione" questo continuo esagerato -apparire - ben vestiti, ben curati, ben truccati, con le case tutte perfette, come fossimo perennemente esposti nella vetrina di uno shop, in realtà non è altro che una ricerca inconsapevole di perfezionare il nostro spirito?
Può essere che questo continuo senso di insoddisfazione si possa placare acquistando "cose " nuove? Abiti nuovi, scarpe nuove, auto nuove, case nuove, novità che possano appagarci nel profondo? No, ritrovarci gli armadi stracolmi, le case piene e questo mare di "cose" ci riporta comunque lo stesso vuoto interiore di prima, lo stesso bisogno che ci porta a ricominciare la ricerca di nuovi acquisti in qualche centro commerciale. 
Io, col mio lavoro nell'ambito dell'arredamento,  visito decine di case da anni e c'è spesso una sensazione che mi assale nelle abitazioni più lussuose: non avverto la gioia.
Stranamente, in case disordinate o quantomeno -movimentate- da bimbi o animali in giro per le stanze, avverto gioia o comunque sorrisi genuini e spontaneità.
Colori e oggetti messi a casaccio senza nessun bisogno del consiglio della sottoscritta che si guarda in giro divertita mentre prova a sedersi spostando il calzino dimenticato sulla sedia dalla cliente più simpatica e sorridente di sempre ( che sembra pensare che - le cose sono solo cose- inutile dargli troppa importanza, no? ).
 
Penso che questo triste momento di pandemia, ci ha costretti tutti, indistintamente, a guardare le nostre vite "filtrate" da una mascherina che è diventata più importante dell'ultimo ritocco al trucco, dell'ultimo spruzzo di profumo o dell'ultimo sguardo alle scarpe adatte al look odierno. 
Ci ha costretti, con i soli occhi scoperti, a guardare oltre e a capire che gli eccessi della vita moderna vanno per forza ridimensionati e che, se curiamo un po meno il nostro aspetto e un po di più il nostro spirito, uscire di casa con calzini spaiati o qualche capello fuori posto non può che piacere a Dio e magari colmare per sempre l'insoddisfazione o il vuoto che in fondo riguarda tutti: ricchi, poveri, belli e non.
 
 
Mara Prezioso.
 

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