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Tempo Pasquale: Domenica VII dell'Anno B - Ascensione del Signore

 

Nota introduttiva: Non si tratta di “omelia”, ma di riflessioni che vengono dalla meditazione della Parola di Dio e che possono offrire spunti per la  preghiera personale e l’omeliaSono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni

mons. Francesco Spaduzzi

francescospaduzzi@gmail.com


I - Marco 16,15 3-20 1. (a) Gesù appare agli Undici e, prima di salire al cielo, affida loro la continuazione della sua missione: egli ha predicato il Vangelo quasi solo in Palestina agli Ebrei; essi dovranno andare in tutto il mondo e annunciarlo a ogni essere umano (15): solo chi crede al a Gesù e alla sua Parola e viene battezzato sarà salvato da Dio, mentre chi rifiuta di accettare il Vangelo, si autocondanna (16). Simili indicazioni si trovano alla fine del Vangelo di Matteo (28,16-20) e di quello di Luca (24,46-49) e agli inizi degli Atti degli Apostoli (1,8). Occorrono quindi la fede, cioè fare memoria del Signore e aderire a Lui, il battesimo, cioè fare memoriale del Signore nei sacramenti, e la carità, cioè diventare memoria vivente del Signore nella pratica delle virtù cristiane. (b) Mar co aggiunge che quelli che annunceranno con la vita e la parola la loro fede agli altri, opereranno miracoli (17): cacceranno demoni, parleranno lingue sconosciute (17), non avranno danno da morsi di serpenti velenosi o da veleni che berranno, guariranno gli ammalati per mezzo dell’imposizione delle mani (18). I miracoli dovevano facilitare l’accettazione della fede. In effetti ha del miracoloso l’adesione degli Ebrei alla fede e ancora di più dei pagani, soprattutto considerando le difficoltà enormi di mentalità e stile di vita, che questi ultimi dovevano superare per diventare discepoli di Gesù.

2. (a) Poi Gesù è assunto in cielo e siede alla destra del Padre (19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio), cioè anche come uomo Gesù condivide in qualche modo la gloria di Dio: Gesù entra col corpo risuscitato in paradiso, come nostro capo, che aspetta la ricongiunzione con noi sue membra. Manteniamoci sempre pronti, stando in grazia di Dio, a seguire Gesù con l'anima subito dopo la morte, e col corpo risorto alla fine del mondo. (b) Sulla Terra intanto gli Apostoli obbediscono all’ordine di Gesù e vanno dappertutto a predicare il Vangelo, ma non sono soli: Gesù è con loro e agisce con loro, e anche conferma la loro Parola con i miracoli (20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano). Così Gesù mantiene la promessa di non lasciare orfani i discepoli, perché sta con loro fino alla fine del mondo, ogni giorno (Mt 28,20), cioè sempre. Il testimone di Gesù, ordinato o no, se crede a queste promesse di Gesù, sa che non è mai solo, ma è accompagnato e guidato da Gesù (20; cfr. Mt 28,20) e dallo Spirito Santo (At 1,8). Preghiamo Dio Padre di continuare a mandarci Gesù e lo Spirito Santo, come li mandò anzitutto a Maria e Giuseppe.

II - Atti degli Apostoli 1,1-11 – 1. (a) Luca nel Vangelo ha parlato dell'insegnamento di Gesù e dei suoi miracoli dagli inizi (1) fino a quando il Padre lo assume in cielo (2 ): Gesù sviluppa tutta la sua vita e attività sotto la guida dello Spirito Santo, come proclama nella Sinagoga di Nazareth (Lc 4,18; cfr Is 60,1-2). Anche la scelta degli Apostoli da parte di Gesù era avvenuta sotto l'azione dello Spirito (2), fatta per volontà di Dio. Preghiamo che così operi la Chiesa oggi nella scelta dei vescovi, preti e diaconi. Gesù ordina agli Apostoli di restare a Gerusalemme (4) fino alla venuta dello Spirito Santo, che era stato promesso loro dal Padre, già nell’AT e poi per mezzo di Gesù (4): Giovanni aveva dato un battesimo, che consisteva nel l'immersione nell'acqua, invece  essi a breve saranno battezzati con un'immersione nello Spirito Santo (5). Gesù li avverte anche che lo Spirito scenderà su di loro e darà loro forza (8), per essere suoi testimoni fino ai confini della terra (8). Come Gesù è stato pieno di Spirito Santo e ha operato tutto sotto il suo influsso e guida (2) – vita, insegnamento, miracoli -, così anche i discepoli saranno riempiti di Spirito Santo (5) e predicheranno e faranno miracoli per opera dello Spirito (8). Preghiamo per i nostri pastori perché si lascino guidare dallo Spirito nella loro santificazione personale e nel loro apostolato. (b) Gesù, dopo la passione e morte e prima di salire al cielo, passa 40 giorni con gli Apostoli e si mostra loro risuscitato e vivo, con molte prove e apparizioni, e completa il suo insegnamento circa il Regno di Dio (3). Ma agli Apostoli stava molto a cuore ottenere dei chiarimenti sul regno d’Israele (6), di cui loro aspettavano la ricostituzione secondo i sogni degli scribi; ma Gesù rifiuta di rispondere sui tempi, che sono riservati al potere del Padre (7). Gesù ha così voluto spegnere ogni attesa circa regni terreni; l'impegno loro e della Chiesa è il servizio del Regno di Dio, non di regni terreni.

2. Mentre i discepoli tengono gli occhi fissi su di lui, Gesù si eleva verso l'alto e una nube lo nasconde ai loro occhi (9 Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi): essa è il segno della presenza di Dio, che aveva accompagnato gli Ebrei dall'Egitto alla Palestina e che aveva riempito il Tempio di Salomone; aveva anche avvolto i tre Apostoli presenti alla Trasfigurazione. Essi continuano a fissare il cielo (10 Essi stavano fissando il cielo) e appaiono loro due Angeli, vestiti di bianco, colore dell'eternità: essi li avvertono (10 mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro) dell'inutilità di continuare a fissare il cielo (11 e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?), quasi che Gesù possa ritornare subito; egli verrà in futuro con la stessa gloria, in cui l'hanno visto elevarsi in alto (11 Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo). Gesù è salito al cielo: ne parlano Marco e Luca, Giovanni e Paolo; la Chiesa ce lo fa ripetere in ogni professione di fede, per breve che sia; essa riguarda Gesù ma anche noi, che siamo già seduti con lui alla destra del Padre (cfr. Ef 4,6), proprio come già siamo morti con Cristo al peccato e siamo risuscitati con lui a vita nuova. Inoltre non  perdiamo di vista che è vero che Gesù, salendo al cielo, è diventato invisibile per noi, ma egli resta con noi (Mt 28,20): nel nostro cuore per la fede e la carità; nei nostri fratelli quei quali si identifica; nel ministro; nell'assemblea; nella Parola letta e annunziata; in ciascun Sacramento e specie nell'Eucaristia. Resta con noi e in noi per essere sorgente di vita divina.

III - Efesini 4,1-13 – (a)  Tutti i credenti hanno ricevuto l'unica vocazione alla salvezza eterna (4) e devono comportarsi in modo da essere degni di essa (1), praticando - secondo l'esortazione di Paolo (1) - le virtù, che rendono agevole la vita comunitaria: umiltà, dolcezza, grandezza d'animo, pazienza reciproca per amore (2): ciò allo scopo di conservare l'unione che viene dallo Spirito Santo, che dona anche la pace (3). In effetti noi formiamo un solo Corpo Mistico di Cristo e abbiamo un solo Spirito Santo, che lo anima (4), così come uno solo è il Figlio di Dio, fatto uomo, al quale crediamo e che ha istituito l’unico battesimo (5). D'altra parte Dio è uno solo ed è il Padre, che è al di sopra di tutti, è presente in tutti e opera in tutti e nei singoli (6). Noi crediamo in un solo Dio in tre persone; siamo uniti a lui per le stesse tre virtù teologali e riceviamo gli stessi sacramenti per santificarci; dobbiamo praticare le stesse virtù morali, per poter vivere insieme in maniera da poter andare in paradiso: questa è la nostra vocazione finale. Preghiamo di vivere così e diamo il buon esempio per aiutare quelli che  stanno nella Chiesa a perseverare e quelli che sono fuori a entrarci. (b) Tutta questa ricchezza ci viene dal fatto che Gesù si è incarnato (9 Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?), ha operato la redenzione e poi è asceso al cielo (10 Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli), per dare agli uomini tutti i doni necessari per la salvezza (10 per essere pienezza di tutte le cose). Gesù è asceso al cielo non da solo, ma portando con sé i “prigionieri” di Satana, che egli ha liberati e ai quali ha offerto il dono della salvezza (8 Per questo è detto: Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri,/ ha distribuito doni agli uomini) e le grazie personali, secondo ciò che Cristo vuol dare a ognuno (7 A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo). Cristo ha potuto distribuire tutti questi doni solo dopo la sua esaltazione nella gloria. In effetti nella Chiesa egli mette gli Apostoli, i profeti, gli annunziatori del Vangelo, i pastori e maestri (11), per aiutare i fratelli a vivere secondo la loro vocazione e a compiere ognuno la propria parte allo scopo di far crescere il Corpo di Cristo con la diffusione del Vangelo (12). Essi ci guidano a vivere nell'unità della fede, che viene dalla conoscenza di Cristo, Figlio di Dio, e dall’adesione a lui (13 finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio) per arrivare alla maturità (13 fino all’uomo perfetto), che è quella della pienezza di Cristo nella totalità del suo Corpo Mistico (13 fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo). Gesù è risorto e asceso al cielo e si è seduto alla destra del Padre, dopo aver portato a termine la sua missione di Redentore sulla terra, e ora distribuisce alle singole membra del suo Corpo Mistico, che è la Chiesa, - e a tutta la Chiesa - i doni e le grazie per crescere nella santità personale e compiere la propria missione secondo i carismi, che dà a ciascuno. Tutti siamo chiamati a collaborare alla diffusione del Regno di Dio e ne abbiamo le grazie necessarie. Chiediamo la grazia di essere docili alla guida dello Spirito.

EUCARESTIA. Essa è il memoriale della Passione del Signore ma ci unisce al Cristo intero, in tutti i misteri della sua vita e in particolare come è ora, cioè risorto e asceso al cielo. Da lui glorificato ci vengono tutte le grazie; uniti a Lui, sediamo in lui alla destra del Padre. Preghiamo la Vergine Maria, assunta in celo, e S. Giuseppe, gli Angeli Custodi e i nostri Santi Patroni, perché ci ottengano la grazia che sia sempre in noi viva la speranza di raggiungere Cristo nella gloria.

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