Generazioni connesse : consapevolezza e sicurezza
Il 9 febbraio 2021 si celebra, il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea. L’obiettivo è quello esortare riflessioni tra le ragazze e i ragazzi sull’uso consapevole della rete, ovvero sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet quale luogo positivo e sicuro ma nel ultimo periodo non stato più cosi. Ad influire in modo negativo è stata la pandemia sars-covid 19 che ha costretto alle persone ed in modo particolare ai minori di passare più tempo sui social ed ai videogiochi. Tutti noi ed in modo particolare i bambini ed i ragazzi hanno trascorso più della metà della propria giornata su internet. L’ era digitale si va sempre ad ampliarsi da messager a facebook, da sms a whatsapp, da istagram a tik tok….quest’ultimo social nel ultimo periodo è diventato una delle app più utilizzate.
TikTok, noto anche come Douyin in Cina,[3] è un social network cinese lanciato nel settembre 2016, inizialmente col nome musical.ly. Attraverso l'app, gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata variabile (fino a 15 o fino a 60 secondi) ed eventualmente cambiare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti particolari ai loro video. Insomma un inno alla creatività e alla fantasia. La cosa che più spaventa è che quest app è utilizzata soprattutto dai bambini dai 7 ai 10 anni . Le bambine si fanno foto divertenti, provocanti a volte sembrano donnine mentre altre volte i bambini e/o ragazzi/e si sfidano... Le cosiddette sfide o challenge social sono diventate sempre più diffuse sul web e suscitano l’interesse di un gran numero di persone, coinvolgendo soprattutto i bambini e gli adolescenti. A queste come in ogni cosa, si sono aggiunte quelle “negative” le challenge estreme si intendono quelle sfide per compiere atti di “coraggio” come ricordiamo tutti il fenomeno Blue Whale nata nel 2016 e consisteva ad indurre i ragazzi e ragazze a compiere atti di autolesionismo, azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni, finestre etc), selfie pericolosi, sino ad arrivare ad atti che comportano il suicidio. Oggi abbiamo le BlackOut Challenge e Hanging Challenge, ad esempio, sfide in cui si prevede che “il partecipante” stringa una cintura attorno al collo e resista il più possibile. Ed è la challenge che poche settimane fa ha ucciso una bambina di 10 anni di Palermo. A seguito della tragedia il Garante della privacy ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell’ uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’ età anagrafica. Il divieto durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni. Noi invece cosa e come possiamo sensibilizzare al uso consapevole del digitale al fine di evitare tragedie? Per proteggere i più piccoli dai possibili rischi delle sfide social, è importante per gli adulti di riferimento conoscere e indicare a bambini/e e adolescenti gli ambienti digitali che possono frequentare a seconda dell’età e senza dimenticare che è possibile iscriversi ai social network solo dai 13 anni in su, con il consenso dei genitori, oppure dai 14 anni, da soli, anche se, al parere mio alzerei ancora un po' la fascia di età. È importante inoltre condividere e decidere i tempi di utilizzo dei social. Gli adolescenti vanno supportati nel riconoscimento e nella gestione delle proprie emozioni, nello sviluppo di autonomia, responsabilità e senso etico e devono sapere che se si ritrovano in una situazione più grande di loro, possono chiedere aiuto e possono chiederlo e riceverlo anche se si sono messi nei guai è importante avere un rapporto comunicativo con i genitori o la scuola. Per adesso e fine al 15 febbraio 2021 tik tok è bloccato, avremo del tempo per capire che occorre stare attenti perché ogni cosa presa da un verso sbagliato può diventare pericolosa e possiamo “sfidarci” a carte, a pallone, al salto alla corda, o per venirvi incontro ad una partita a Super Mario Bros.
Sonia Giannattasio