Distretto conciario… ancora maleodoranze.
La Regione assicura e intende risolvere le criticità del polo conciario.
La novantottesima edizione della prestigiosa manifestazione “ Linea Pelle” nei padiglioni della Fiera di Milano è stata l’occasione propizia per poter riaccendere i riflettori sul Distretto solofrano, notorio polo leader nella lavorazione delle pelli ovine e caprine per i grandi marchi dell’alta moda.
A tal proposito, giova sottolineare come Fulvio Bonavitacola ,vicegovernatore della Regione Campania, abbia fornito ampie rassicurazioni sul fatto che l’Ente regionale intende risolvere le molteplici criticità del polo conciario, con particolare riferimento alla gestione dell’impianto di depurazione e del collettore , nonché alla ristrutturazione dell’impianto fognario industriale a servizio del nostro Distretto industriale.
In tale ottica, sempre secondo il Bonavitacola, occorre separare l’impianto solofrano da quello sanseverinese, con il conseguente affidamento alla “ Gori” della gestione del collettore, in vista di risultati ottimali nella depurazione degli scarichi.
Nel contempo, è stato prospettato un modello di gestione efficiente del depuratore , da sostenere con un adeguato regime tariffario e in sinergia con i conciatori .
Relativamente alla persistenza delle maleodoranze, le stesse dovrebbero essere ridotte, mediante l’esecuzione dei previsti lavori “ ad hoc” .
Inoltre, il completo adeguamento dell’impianto di depurazione e della rete fognaria industriale potrebbe avvalersi dello stanziamento di 91 milioni di euro (incrementabili fino a 111 milioni), per l’innovazione, l’incremento della capacità produttiva, la riduzione del divario tecnologico, la valorizzazione delle risorse territoriali , l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.
Un’alternativa alla suddetta procedura consisterebbe nell’usufruire delle misure nazionali pro- filiere produttive di eccellenza, allo scopo di incrementare o salvaguardare il livello occupazionale, nei territori della ZES Campania o nei comuni dell’Area di crisi industriale complessa.
A sua volta, il sagace e dinamico imprenditore dottor Mario De Maio ha ribadito, con la consueta eloquenza ,l’ esigenza di rimettere il polo conciario al centro del progetto di filiera nazionale per la qualità, la formazione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale ,auspicando, inoltre, una gestione prevalentemente, privata del depuratore.
Come si suol dire, “se son rose, fioriranno”.