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Auguri, Maestro

Nel giorno del suo compleanno è doveroso fare gli auguri al Maestro per definizione della musica italiana, Franco Battiato, che - peraltro - sta ora uscendo da un periodo difficile, legato ad una malattia di cui poco è trapelato.
Battiato è la quinta essenza non solo della musica, ma della cultura, visto che è stato in grado di dare spessore ad ogni sua composizione, facendone di ciascuna una piccola opera d’arte, anche grazie ad un’erudizione musicale (e non solo) che è incomparabile nello scenario italiano.
Dalla musica classica (sacra e profana) al jazz, dal rock alla musica leggera, è stato in grado di attraversare tutti i generi, arrecando numerosi elementi di novità che, davvero, ne hanno fatto un interprete ed un autore unico nello scenario della musica colta.
Ovviamente, come ogni artista che si rispetti, ha gestito in modo molto riservato il suo rapporto con il mondo della comunicazione, per cui è sempre sfuggito ad ogni possibile tentativo di commercializzazione del suo brand: in tal senso, la sua esperienza musicale ricorda quella di Mina, che seppe uscire dalla scena quando correva il rischio di divenire la controfigura di se stessa.
Battiato, naturalmente come tutti gli innovatori, ha fatto parlare tantissimo di sé ed, in particolare, della sua opera, per cui ogni tentativo di rinchiuderlo in un mero cliché non è mai andato a buon fine.
È uomo di cultura, musicista, polemista, autore ed interprete unico, modello per tantissime generazioni: egli rappresenta a tutto tondo il modello dell’intellettuale che, non essendo organico ad alcuna fazione, né corrente, ha prospettato un mondo nuovo in termini di principi, valori ed idee fondanti.
Peraltro, le sue origini siciliane lo hanno sempre condizionato: da quella bellissima terra, che è stata il centro della Magna Grecia, Battiato ha appreso la tendenza al sincretismo, a mettere insieme generi ed indirizzi diversi, fondendoli in una sintesi culturale nuova, che ha sempre rappresentato un avanzamento rispetto allo standard preesistente.
Battiato è la musica per definizione, al di là degli stessi generi che, per necessità scolastiche, vengono tipizzati per descriverla.
Che Dio gli consenta di scrivere e di produrre ancora, visto che il suo silenzio - forzato ed assordante - degli ultimi mesi ha impoverito, certo, la cultura italiana.

 

Rosario Pesce

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