Solofra. Palazzo Orsini: che t’hanno fatto?
Con D. D. n. 193 del 22 aprile 2010, il comune di Solofra ha avuto € 2 milioni per i “lavori di adeguamento statico e completamento funzionale del palazzo Ducale Orsini a struttura museale, ricettiva congressuale di eccellenza”.
I lavori sono iniziati nel 2012 a seguito di contratto di appalto con la ditta GI.VI. costruzioni srl da Napoli: contratto Rep. n° 6 del 26.01.2012 per l’importo di €. 980.612,26 per lavori ed €. 83.360,19 per oneri di sicurezza per un totale di €.1.063.972,46 oltre IVA.
Sull’edificio pubblico strategico “palazzo Orsini”, erano previsti interventi volti a garantirne l’adeguamento statico e il completamento funzionale della sede comunale, affinchè diventasse una struttura museale, ricettiva congressuale di eccellenza.
I lavori di adeguamento statico (antisismici) dovevano essere realizzati con il sistema CAM (Cucitura Attiva della Muratura), ma non sono stati mai realizzati, perché a seguito di una perizia di variante della Giunta Vignola (delibera G.M n° 57 del 09/04/2013), questo tipo di intervento è stato completamente “stralciato”, e palazzo Orsini è stato oggetto solo di marginali interventi esterni di manutenzione: la classica “alleccatella” esterna, senza alcun intervento strutturale antisismico!
All’interno, a parte l’incompleta apposizione di antiestetiche canaline elettriche, di qualche porta tagliafuoco antincendio, di una telecamera e di una elettroserratura in un fortificato ufficio (ma è un ufficio pubblico o un bunker privato?), nessun intervento è stato fatto: gli infissi e gli impianti sono gli stessi del post terremoto, gli intonaci cadono a pezzi in molti punti ed il pavimento ha ceduto un po' dappertutto. Basta fare in giro all’interno del Comune per rendersi conto dello stato pietoso in cui versa: l’edificio non sembra affatto un palazzo storico e/o una struttura museale d’eccellenza, ed è inidoneo a rappresentare degnamente la città di Solofra!...
A sei anni di distanza dall’inizio lavori, appare difficile che vengano realizzati gli originari lavori di adeguamento statico: il cantiere è stato anche materialmente dismesso, può darsi, però, che i lavori di adeguamento statico con il previsto sistema C.A.M., siano stati effettivamente realizzati senza che nessuno se ne accorgesse! È un evento poco probabile, ma da non scartare, per non essere tacciati di pressapochismo!
RESTA DA CAPIRE, però, se effettivamente, nel palazzo ducale Orsini, sono stati realizzati lavori di adeguamento statico, e se sono stati realizzati con il previsto sistema C.A.M. (Cuciture Attive per la Muratura) della Edil Cam Sistemi srl.
RESTANO DA CAPIRE, poi, i motivi “di interesse pubblico” per i quali, a seguito della perizia di variante di cui alla delibera G.M. n° 57 del 09.04.2013, non si sia proceduto ad indire nuova gara di appalto trattandosi di mutamento sostanziale della natura dell’opera: le “modifiche” erano tali (il sistema C.A.M. costituiva il 60% del valore dell’appalto) che se fossero state previste nella originaria procedura di aggiudicazione, avrebbero sicuramente attratto offerte ed offerenti diversi rispetto a quelli originariamente ammessi.
La “modifica sostanziale”, non solo non ha accresciuto il grado di protezione sismico dell’edificio pubblico, ma ha alterato l’equilibrio economico contrattuale (previsto dall’originario appalto) in favore dell’aggiudicatario: lo capisce anche un bambino che i lavori di adeguamento statico con il brevettato sistema C.A.M. sono più “onerosi” e meno redditivi dei lavori di manutenzione.
Ad oggi, poi, non è ancora noto quali “parti” di palazzo Orsini abbiano cambiato destinazione d’uso assumendo quella di “struttura museale e ricettiva congressuale di eccellenza”: tutto è esattamente identico allo status quo ante, …ma, in verità, Palazzo Orsini, era meglio prima!
E qualcuno (tecnico e/o politico), dovrà pur spiegare alla città ed ai cittadini, perché, dopo aver speso circa un milione di euro, palazzo Orsini si trova in questo stato pietoso. …O no?
mariomartucci