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Solofra: quale sarà la sorte del servizio idrico integrato?

Questa è stata la prima domanda che ci siamo posti ascoltando le parole del presidente della Solofra Servizi SpA, Francesco Filodemo, intervenuto in un video social pochi giorni fa. Da sempre come Legambiente abbiamo seguito le vicende della gestione pubblica della risorsa idrica, dalle modifiche statutarie comunali alle emergenze che dal 2014 si sono succedute. Ora ci troviamo davanti ad una preoccupante verità. Ma la verità è quella che stiamo apprendendo in questi giorni o è quella dei molti silenzi degli anni passati e recenti? Possibile aver accumulato tanto disavanzo (2 ML di euro)?

Il concordato in continuità dovrà prevedere un piano di recupero! Ma sarà un recupero o solo sofferenza per gli utenti?
Altra incognita l'affidamento della depurazione? Sappiamo che la regione ha demandato all'EIC (Ente Idrico Campano) l'individuazione del nuovo gestore, affidatario del SII. La domanda sorge spontanea: un ente che chiede un concordato in continuità potrà mai decidere sulle sorti della depurazione?
Pensiamo che il video social, del Presidente Filodemo, abbia fatto porre solo molti interrogativi e che la modalità scelta "senza contraddittorio" sia errata per una tematica così fondamentale e strategica per la nostra città e per la sua economia.
A nostro avviso il chiacchiericcio intorno alla Solofra Servizi ora ha bisogno di chiarezza e verità dovuta agli utenti ma soprattutto alla città di Solofra la cui vera ricchezza è l'acqua, ma per quanto?
 
Circolo Legambiente Valle Solofrana Solofra-Montoro APS 
 
 

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