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Il problema della solitudine e dell’emarginazione

F.S.D: "Non è più rinviabile una mappa del bisogno"

Un pensionato ultraottantenne di Agrigento è stato rinvenuto cadavere all’interno della sua abitazione nel quartiere commerciale di Villaggio Mosè. L’anziano è morto probabilmente a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo. Sul posto i carabinieri della Stazione di Agrigento della Radiomobile sono stati allertati da alcuni parenti dell’uomo. Il medico legale, intervenuto su richiesta dei militari, ha constatato il decesso dovuto a cause naturali. La salma, su disposizione dell’Autorità giudiziaria è stata restituita ai familiari. La morte solitaria di un pensionato ultraottantenne di Agrigento, ripropone ancora una volta, nella sua drammaticità, il problema della solitudine e dell’emarginazione che,  purtroppo è una realtà con la quale confrontarsi, – ha dichiarato il Segretario generale nazionale della federazione “Sicurezza & Difesa” F.S.D., Antonio de Lieto - Troppe volte, anziani malati e bisognosi di tutto - ha continuato DE LIETO – vivono soli e non hanno alcuna rete parentale di sostegno, hanno pensioni da fame e di una badante nemmeno a parlarne. Ed allora chi si interessa di loro, e dei loro bisogni? Non è il primo caso, purtroppo, di morte solitaria – ha sottolineato DE LIETO – ed in questa circostanza, il corpo è stato rinvenuto all’interno della sua abitazione nel quartiere commerciale di Villaggio Mosè. La F.S.D., ritiene che non è più rinviabile la realizzazione di una “Mappa del bisogno”, capace di individuare tutte quelle situazioni a “rischio”, proprio come una sorta di azione preventiva contro gli effetti estremi di solitudine, povertà e malattia. Rafforzare la rete degli assistenti sociali – ha rimarcato DE LIETO – con settori dedicati in particolare a contattare anche per telefono, pressoché quotidianamente, i soggetti inclusi in un eventuale programma inserito nel contesto della “Mappa”, servirebbe a scongiurare tante tragedie. Maggiore attenzione quindi, viene richiesta dalla F.S.D. verso tutte quelle situazioni individuali “estreme” – ha concluso DE LIETO – nella convinzione che è dovere basilare delle Istituzioni essere vicini e solidali proprio a chi vive situazioni di disagio e di potenziale pericolo.

(fonte: Agrigento Oggi)

 

Antonio Curci

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