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Contro l'abbandono di rifiuti industriali nel distretto solofrano.

Un contratto di filiera contro l'abbandono di rifiuti

In seguito agli ultimi episodi di abbandono di scarti provenienti dalla lavorazione di pellami nelle aree pedemontane e montane della città di Solofra, la CGIL-Filctem Avellino e il Circolo Legambiente Valle Solofrana Solofra-Montoro APS riaccendono i riflettori sulla proposta di costituzione di un contratto di filiera.

“Nelle ultime settimane ci sono giunte monte segnalazioni da parte dei cittadini di situazione di abbandono di bustoni spesso contenenti ritagli di pellame, segnalazioni che abbiamo anche sottoposto alle autorità di controllo – affermano Carmine De Miao, Cgil, e Antonio Giannattasio, Legambiente – già in passato avevamo proposto la costituzione di un contratto di filiera che ponesse le sue basi su due cardini fondamentali: l’ecosostenibilità e la legalità.

È necessario considerare il prodotto pelle come un modello di economia circolare e così gli scarti generati lungo tutte le fasi lavorative. Inoltre prevedere delle formule incentivanti e sgravi fiscali per la valorizzazione dell’artigianalità possono andare a discapito del lavoro sommerso, sempre più diffuso nella filiera, utilizzando strumenti formativi così come avvenuto in passato per altre filiere.

Essenziale è istaurare un accordo territoriale di produttività dove l’artigianato incontra l’attività industriale. Il recupero degli scarti, come ad esempio per la realizzazione di accessori, può e deve essere inserito a pieno titolo all’interno della filiera e altre attività di recupero degli scarti devono diventare centrali nel strutturare l’intero percorso formativo e produttivo conciario e confezionistico.

Per raggiungere tali obbiettivi è importante la sinergia tra istituti scolastici, amministrazione comunale, associazioni di settore, sindacati ed associazioni ambientaliste”.

 

 

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