Dichiarazione Confederazione Europea dei Sindacati (CES) sull’accordo UECanada CETA
Care compagne e cari compagni, vi inoltriamo una sintesi della dichiarazione approvata dalla Confederazione Europea dei Sindacati durante l’ultima riunione del Comitato Esecutivo. Si tratta di una ferma opposizione al CETA e cioè l’accordo che coinvolge il Canada e l’Unione Europea e che rappresenta una vera e propria breccia per i trattati TTIP e TISA. In particolare, la Confederazione Europea dei Sindacati sottolinea come: 1. Modifiche e miglioramenti in relazione a previdenza, servizi pubblici, diritti dei lavoratori e ambiente siano necessarie. Pertanto, le organizzazioni sindacali europee, insieme alla confederazione canadese e al movimento sindacale internazionale, si mobiliteranno per ri- orientare l’accordo e spingere le politiche commerciali internazionali in chiave progressista. 2. Le confederazioni europea e canadese dei sindacati ritengono che il processo di ratifica vada fermato e denunciano come l’introduzione dell’Investment Court System (ICS), ossia la possibilità per le aziende di adire presso un tribunale internazionale contro gli Stati, privilegi le prerogative delle grandi multinazionali a danno degli interessi pubblici. 3. La CES chiede al parlamento europeo di declinare la proposta di subordinare la chiusura dell’accordo a una decisione del Consiglio europeo e chiede la riapertura del dialogo con il governo canadese per migliorare l’accordo. SEGRETERIA DIPARTIMENTO POLITICHE DELL’ ORGANIZZAZIONE CGIL CAMPANIA | organizzazione@cgilcampania.it| tel. 081 3456 930/929 |fax 0813456 992| 1 4. La Ces non si professa contro nessun accordo internazionale che sia rispettoso dei diritti e dell’ambiente e mira a dare forma ad una globalizzazione diversa, fondata sulla solidarietà internazionale e sul lavoro nel rispetto delle persone. Il 3 febbraio 2017 è atteso il voto finale di ratifica dell’accordo. Nel frattempo, il trattato sta continuando a mietere pareri negativi. In sede europea la Commissione Lavoro ha chiesto di respingere il CETA per i gravi impatti sull’occupazione. Si calcola che per effetto della ratifica potrebbero essere persi 204mila posti di lavoro in Europa di cui 45 mila in Francia, 42 mila in Italia e 19 mila in Germania; con un aumento della disoccupazione a lungo termine e del divario retributivo esistente tra lavoratori qualificati e non qualificati. Anche la Commissione Ambiente ha espresso parere negativo, evidenziando nella sua bozza di parere i rischi di indebolimento delle regole europee su: pesticidi, OGM, petrolio da sabbie bituminose, sostanze chimiche tossiche. Se approvato, il CETA entrerà in vigore per buona parte prima ancora che siano messi in calendario i voti di ratifica dei singoli Stati. Anche se sembra qualcosa di lontano dalla Campania, è necessario continuare ad essere vigili e a mobilitarci per contrastare la ratifica dell’accordo le cui ricadute - anche sul nostro territorio - potrebbero rivelarsi devastanti. Per ulteriori informazioni e chiarimenti potete fare riferimento alla compagna Aprea (m.aprea@cgilcampania.it – 3467381210). Grazie per la disponibilità e l’impegno. Buon lavoro, CGIL Campania G. Spadaro