Solofra. Il simulacro della Madonna di Montevergine esce a volto coperto
La festa della Madonna di Montevergine era programmata per i giorni 9, 10 e 11 settembre c. a..
Però, a causa delle avverse condizioni climatiche, venerdì scorso, il comitato festeggiamenti decise di rinviare gli spettacoli cabarettistici di Nello Iorio e Simone Schettino, grazie alla disponibilità dei comici, invertendo, questa volta , l’ordine degli spettacoli, cioè venerdì 16 Simone e sabato 17 Nello.
Per la processione, la data rimase l’11 settembre. Purtroppo, le condizioni climatiche continuano essere avverse, per cui il parroco, padre Antonio Marchiori, al termine della Messa delle ore 10. 30, invita i fedeli a partecipare alla processione e, possibilmente, alla Messa delle ore 19. 00, precisando che, in caso di pioggia, la processione si sarebbe svolta il 12 settembre , nel giorno dell’onomastico di Maria, sempre alle ore 19.00. Così, è stato, tranne che per l’orario della Messa, che è stato anticipato alle ore 18.30, senza tenere in considerazione l’avviso del giorno prima, il che ha spiazzato alcuni fedeli che desideravano onorare la Madonna, nel partecipare alla S. Messa. Così , nella giornata odierna, padre Antonio Marchiori, al termine della Messa, propone, sempre per le cattive condizioni atmosferiche , di abbreviare il tragitto. La proposta viene accettata, ma non da tutti. Possiamo dire che è stata una proposta insensata, visto che fuori pioveva. Nonostante tutto, la macchina organizzativa si muove, così come si muove il sindaco Vignola con qualche assessore, lasciando il porticato del bar “Primavera”. Inoltre, gli stessi Vigili urbani non hanno il tempo materiale, per deviare il traffico.
Insomma, s’è verificata una disorganizzazione totale, questa volta sia religiosa sia civile. Inizia ad uscire qualcuno della Congrega, qualche donna dell’apostolato della preghiera e, poi, le statue di S. Lucia e di S Giuliano. Infine, esce padre Antonio con l’ombrello e il simulacro della Madonna di Montevergine a volto coperto, seguita dalle Autorità civili e militari e da uno sparuto gruppo di fedeli , che si perdono sotto gli ombrelli e che, tra un passo e l’altro, si aiutano a riaccendere le candele.
Però, la pioggia continua, tanto da convincere tutti, dopo circa 400 metri , a rientrare in chiesa. Ah, quasi dimenticavo, nella totale confusione, il simulacro della Madonna non ha visto le luminarie accese, non perché tenesse il volto coperto, ma perché gli incaricati s’erano dimenticati di accendere le luminarie.
Fortunatamente, vi ha provveduto, in secondo momento, il presidente dei “Ragazzi di S. Giuliano”, Vincenzo Troisi.
A questo punto, la domanda nasce spontanea : “ la processione non poteva essere spostata a domenica prossima, come s’è fatto per i comici?”
“Solofra oggi”, nella sua obiettività, deve sottolineare l’inefficienza e l’ improvvisazione della Comunità di S. Giuliano nel non saper prendere a tamburi battenti una decisione saggia, come ha, sempre, fatto per le altre attività sociali e religiose .