S. Andrea Apostolo … oscurata piazza.
I santandreini … uscire dal limbo
S.Andrea Apostolo è la frazione più bella del comune conciario, perché è riuscita, tranne qualche abbattimento vandalico, a conservare la sua identità, dopo il sisma del 23 novembre 1980.
La bellezza naturale e artistica della predetta frazione cammina in simbiosi con gli uomini pro territorio.
Nel seicento, S. Andrea ha dato al nostro Comune diversi uomini illustri, ma, a dire il vero, anche i semplici cittadini si distinguevano per la loro caparbietà ed attitudine umano-artigianale, dando tutto per la Comunità e il territorio.
Il loro lavoro manuale ed intellettuale è custodito nella chiesa madre dell’omonima frazione.
Purtroppo, il cammino, in sinossi con gli uomini pro territorio, s’è interrotto, perché, oggi, i santandreini non hanno, più ,l’amore sviscerato per il loro territorio, a differenza dei loro padri.
Infatti, si radunano sotto i tigli, antistanti alla chiesa, o davanti ai gradini della sacrestia, per discutere del più o del meno.
Però, quando si tratta di affrontare problematiche relative alla loro Comunità, preferiscono essere superficiali e non impegnarsi in prima persona.
In questi raduni ci sono svariate persone, appartenenti ai diversi status della società, ma anche persone altolocate o di fede si tirano indietro, quando ci si deve battere per un interesse comunitario.
Visto che si radunano all’ombra del campanile , dovrebbero far sentire la loro voce a 360 gradi, come le loro campane, che scandiscono i momenti importanti della giornata.
Queste persone, in termini poveri, per non farsi mala volontà, sono propense, una volta data la notizia, a rimanere nel nascondimento.
Per noi di “ Solofra oggi”, non è una novità, tant’è vero che, una volta acquisita la notizia, ne valutiamo la probatorietà, prima di diffonderla
Così s’è verificato per il telone, posto da un privato nella sua proprietà e attiguo alla piazza cittadina, che annulla una parte della veduta panoramica, come si rileva dalla foto.
Ecco, abbiamo riportato la notizia senza nessun giudizio, perché non spetta a noi, ma a chi di competenza.
Cari santandreini, invece di lamentarvi e rimanere nel limbo, cercate di riscoprire le orme dei vostri eccellenti padri e, con la “diligenza del buon padre di famiglia”, ricalcarle e globalizzarle.
Infatti, è giunto il momento “ di pensare globalmente e agire localmente”, al fine di far risplendere la vostra Comunità, che s’è, sempre, distinta nei secoli.