Saragnano di Baronissi. Don Pasquale Iannone neo- sacerdote.
Il 28 maggio u.s., alle ore 19,00, nella chiesa del SS. Salvatore, in Saragnano di Baronissi, è stato ordinato sacerdote don Pasquale Iannone, dalle mani di S.E. monsignor Luigi Moretti, arcivescovo metropolita di Salerno-Acerno- Campagna.
Hanno partecipato alla funzione liturgica il sindaco di Baronissi con il tenente dei VV. Urbani, l’assessore Guacci con il sindaco di Solofra, Michele Vignola, gli scout di Battipaglia e i solofrani delle parrocchie del Comune conciario, capitanati dall’euforico monsignor Mario Pierro, che, per ben due anni, ha preso per mano il novello sacerdote, istruendolo nel percorso che l’ha condotto all’altare, ma, soprattutto, alimentando il suo spirito nella Parola di Dio e facendogli cogliere l’aspetto umano, da innestare , poi, in quello Divino. Queste caratteristiche hanno portato don Pasquale ad essere accettato e ben voluto nella Comunità conciaria, tanto che, nel giorno della sua ordinazione, l’hanno onorato, con la loro presenza, più di 150 persone, senza tralasciare i religiosi e i parroci di Solofra, che l’hanno sostenuto, sino all’ultimo, nel pronunciare il sì definitivo al Signore.
E prima del suo sì, S. E., monsignor Luigi Moretti, nella ricorrenza della festa del SS.Corpo e Sangue di Cristo, ha sottolineato l’importanza del servizio come strumento, ricordando al novello sacerdote che “ non è lui che parla quando assiste gli ammalati o espleta altre opere di misericordia , ma Cristo. Infatti, celebrando la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, credo sia necessario in tutti noi risvegliare la bellezza dell’incredibile dono che Gesù ci ha fatto, non un dono qualsiasi, ma un Dono sublime, divino: ‘il Suo Corpo e il Suo Sangue’.
Ed è lo stesso Gesù che si incarica di introdurci nella grandezza del dono, partendo da una realtà che è vita quotidiana, ossia la necessità del pane come nutrimento per questa vita terrena”.
Nell’ascoltare queste parole, sul volto dei familiari e, in particolare, della madre, si leggevano la commozione e il ringraziamento al Signore per questo dono concesso all’umanità e alla Comunità di Baronissi, che, purtroppo, non ha risposto all’evento, come avrebbe dovuto fare.
Eppure, il giovane don Pasquale, nel ringraziare i vari educatori che l’hanno assistito sul percorso della sua formazione, ha sottolineato che la sua vocazione è nata proprio nella chiesa di Saragnano, davanti alla Madonna e ai piedi del SS. Salvatore, sottolineando il suo attaccamento alla terra natia, ma, soprattutto, di appartenere alla Comunità pastorale di Baronissi.
Al termine dei ringraziamenti di don Pasquale, s’è elevato un boato di applausi, all’interno e al di fuori della chiesa.
Poi, dopo la benedizione solenne dell’Arcivescovo metropolita, i convenuti si sono disposti in due file,
al fine di augurargli, con animo amico, ogni bene spirituale e materiale da condividere con i propri familiari, ma, soprattutto, di godere delle preghiere non solo terrene, ma anche di quelle dei Santi e tra questi quelle del suo amato papà, che continuerà ad assisterlo in questo pellegrinaggio terreno.
Dopo gli auguri, i fedeli si sono riversati negli spiazzali della chiesa, al fine di consumare in agape fraterna il gustoso e variegato buffet.
Al termine, tutti a casa, in macchine ed in pullman.
Possiamo assicurare, con animo gioviale, che il rientro a Solofra è stato, a dir poco ,fantastico, perché oltre a pregare per l’ordinazione di don Pasquale, il nostro parroco ha invogliato i giovani presenti in pullman a prepararsi per il matrimonio, in quanto i due sacramenti si incrociano e si servono a vicenda, senza dimenticare che la famiglia costituisce la prima cellula della Chiesa domestica.
I giovani, contenti di quest’ esperienza e delle parole di evangelizzazione del parroco, hanno vivacizzato il breve tragitto con canti, sapendo che avrebbero coinvolto il loro parroco. E così è stato ! Monsignor Mario Pierro ha intonato canti mariani e familiari, facendo partecipare e coinvolgendo tutti, come al solito ,con la sua voce soave, ma capace di ingentilire gli animi e far venire la pelle d’oca. Dulcis in fundo, un arrivederci al pellegrinaggio del 4 giugno p. v. , che si terrà in quel di Campagna.