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Sentirsi donna.

Oggi la nostra società viene definita liquida. Mancherebbe per l’uomo di oggi qualunque riferimento “solido” e le conseguenze di questo, sono ancora tutte da capire. La donna è un riferimento solido per sua natura, ed oggi è forse uno dei pochi. Capire i suoi molteplici ruoli, può facilitare la comprensione dei numerosi cambiamenti sociali che viviamo. Si pensa spesso che l'universo femminile sia parallelo al maschile e che quindi, per natura, non ci sia nessun punto d'incontro . In realtà l'universo è donna, è lei che garantisce l'eterno divenire. Il maschio, in quanto nato da donna, è parte di lei. Nel tempo il ruolo di generatrice della vita è stato via via svilito proprio da colui che in realtà è il suo stesso prodotto. A seconda delle necessità dei vari poteri, quasi sempre esercitati dalla figura maschile, la donna ha assunto varie funzioni:demone nelle sacre scritture, Angelica come tramite tra Dio e l’uomo, estremamente considerata nella civiltà egizia e nelle primitive società matriarcali, schiava e meretrice nell’epoca romana, succube nelle società a schema patriarcale. Da sempre la sua condizione varia anche in senso geografico. Oggi a poca distanza da noi la donna è ancora priva delle libertà fondamentali. Al programma popolare televisivo The Voice una donna pakistana si è esibita in un canto di strada vietato nel suo paese. Per una donna, lì cantare da sola è reato. La donna occidentale ha parzialmente conquistato le sue libertà solo a partire dal diciannovesimo secolo. È in quel periodo storico che le è stato riconosciuto il diritto di voto. E' stata quella che prima delle altre al mondo si e conquistata più spazi al di là delle ristrette mura domestiche. Entrando nelle logiche capitalistiche della modernità, il suo canone di bellezza è diventato il must occidentale da seguire. Le donne afro vergognandosi dei loro ricci, si lisciano i capelli con l'acido, le orientali ricorrono alla chirurgia estetica per correggere la linea dell’occhio e sbiancare la pelle e le occidentali, non tutte magre, intente a diete, palestre e chirurgia , per contrastare quelli che oggi sono ritenuti inestetismi del corpo , un tempo invece sensuali curve femminili. La pubblicità promuove da tempo questa idea di bellezza. Sulla scia di questo processo anche l’uomo si è femminilizzato, ha cambiato i suoi connotati; i peli che erano il simbolo classico della virilità maschile, ora vengono eliminati da uno strappo di ceretta. Il viso estremamente curato con creme antietà e lampade abbronzanti, i pettorali a tartaruga, sviluppati da ore di palestra e non più dal lavoro nei campi che il maschio di un tempo svolgeva. Il mutamento dei canoni di bellezza ha portato alla perdita delle identità di tutti, senza differenze di genere. In questo campo siamo veramente vicini alla parità!!! Ma se l’immagine impone l’uniformità, sul campo di battaglia, ossia nella corsa della quotidianità le differenze di genere abbondano. La parità tra i sessi è ancora un lontano miraggio. Negli ambienti lavorativi c'è ancora tanta disparità, gli schemi sociali non supportano in alcun modo la donna che vuole conciliare famiglia e carriera. Negli ambienti di potere, lei è ritenuta troppo debole e carina per comandare, troppo emotiva per decidere e ancora troppo preda da catturare. Per i maschi resta sempre l' oggetto del desiderio e anche di efferata violenza. Forse anche per questi motivi la nascita di un maschietto in famiglia è sempre motivo di vanto. La prima delle serie infinite di differenze di genere entra in scena a pochi mesi dalla nascita. La piccola femminuccia aziona , non si sa per quale naturale ragione, tutta una serie di atti e gesti per calamitare su di se gli affetti importanti; è dolce e graziosa! E' come se avesse già qualcosa da farsi perdonare: essere femmina! Il piccolo maschietto fin dal suo incipit è più rilassato, è un reuccio, la sua simpatia è legata alla prosecuzione di un cognome di genere maschile. Per questo tanti papà vorrebbero e desiderano ancora oggi un adorabile maschietto!! Infatti la dice lunga l'espressione di tutti, quando si scopre di aspettare una femminuccia: l'importante è la salute…. Ma la rivincita naturale del genere femminile scatta nella sostanza e non nella forma. E’ nel principio della trasmissione genetica che in genere, vede il maschio matrizzare e la donna patrizzare.; è tra le mura domestiche, dove ancora regge lo schema della famiglia, che la donna prende le decisioni più importanti; è sempre lei che tra candide lenzuola fa perdere la testa ad un uomo, modificando anche il corso della storia ; è sempre lei la generatrice di tutto, nel bene e nel male. Lei impara molto presto e sa quante battaglie deve fare nella vita contro l’arroganza del genere maschile. Quante volte deve fare i conti con il testosterone maschile! Ma anche se spesso il suo valore viene sottaciuto, è nell'arte, nella poesia, nella musica che si esprime la sua grandezza. Quante odi, quante canzoni le vengono dedicate. È sul piano emozionale e sentimentale lei ha sicuramente il primato. L'amore è nel suo grembo. La sua autentica emancipazione è quando nonostante tutto, con pazienza, caparbietà e costanza , si libera dagli schemi e dalle sovrastrutture sociali e acquisisce il coraggio di essere donna…

Donna MI

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