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La crescita e la maturazione psicologica dei bambini dipendono anche dal confronto coi coetanei

Caro direttore, stanno suscitando un mare di polemiche le affermazioni del presidente della Società italiana di pediatria, professor Giovanni Corsello, a proposito dei bambini adottati dalle coppie gay. Ma cosa ha detto in effetti il professor Corsello? Egli ha sostenuto che: “…ci sono studi che dimostrano che la crescita di un bambino e la sua maturazione psicologica e affettiva dipende dal contesto familiare ma anche dal confronto con i coetanei. Una sensazione di diversità per chi cresce in una coppia gay può essere causa di sofferenza o ansia nel bambino e nell'adolescente. Non si può escludere che avere genitori dello stesso sesso sia causa di diversità e di sviluppo non perfettamente regolare…Io sono favorevole a un meccanismo che consenta le adozioni in situazioni che sono già consolidate da tempo e che quindi vedono il minore in piena armonia con la coppia. Per me va bene la stepchild adoption, ma nel caso di nuove adozioni prevederei dei meccanismi di valutazione più stringenti” (ANTONIO FRASCHILLA, ROMINA MARCECA: Avere genitori dello stesso sesso causa diversità; La Repubblica, 4/2/2016). Al professor Corsello ha risposto, in modo molto polemico, lo psicanalista Massimo Ammaniti. Secondo il professor Ammaniti “…non ci sono differenze nei percorsi di sviluppo, di crescita, di relazione col mondo esterno tra bambini allevati da genitori omo ed eterosessuali…Le ricerche dell'American psyicoanalytic association e dell'Associazione italiana di psicologia sottolineano che è fondamentale nell'interesse del bambino avere genitori capaci di prendersi cura di lui, di capire le sue difficoltà emotive, di provare empatia. E tutto questo ha profondamente a che fare con la personalità, l'attitudine di uomini e donne, non con il loro orientamento sessuale. Per questo le ricerche dicono che non cambia avere genitori gay o etero” (CATERINA PASOLINI: “Che ignoranza conta l’affetto non il genere; La Repubblica, 4/2/2016). Chi ha ragione dei due? Secondo me ha ragione il professor Corsello. La mia opinione è che effettivamente “ci sono studi che dimostrano che la crescita di un bambino e la sua maturazione psicologica e affettiva dipende dal contesto familiare ma anche dal confronto con i coetanei”. Il più famoso di questi studi, pubblicato negli Stati Uniti nel 1998, è The Nurture Assumption (la versione italiana ha il titolo Non è colpa dei genitori) scritto dalla psicologa Judith Rich Harris. Quando fu pubblicato questo studio ci fu una discussione molto accesa perché la tesi che vi si affermava era controcorrente rispetto a quanto fino allora sostenuto dalla psicologia classica, e cioè che il ruolo dei genitori era preponderante per la crescita dei figli. Ma da allora in poi è diventato normale per gli psicologi considerare importante anche il gruppo dei coetanei per la crescita dei bambini. Mi sembra strano che il professor Ammaniti non ne tenga conto.

Cordiali saluti

Franco Pelella – Pagani (SA)

 

 

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