La formazione italiana: Una strada senza uscita.
La bella stagione sta volgendo al termine e a settembre si riparte... Tanti buoni propositi e aspettative albergano ovunque. Si, dopo un periodo di riposo intellettivo...bisogna predisporsi all'apprendimento! questo il dovere numero uno dei giovani, nella fascia d'età compresa tra i sette e i diciotto anni.
Tra i temi caldi del periodo il costo medio che le famiglie sostengono per il fatidico inizio, variabile rispetto al grado d'istruzione ma che in media si attesta tra i 700,00 e i 1.000,00 euro procapite.
Ma quanto costa allo Stato uno studente nel nostro bel paese? poche notizie…
Secondo i dati ministeriali ogni studente grava sulla spesa pubblica tra i 6.000,00 euro per la formazione primaria per arrivare a circa 7.000,00 per la secondaria superiore. Quindi con un rapido e semplice calcolo il costo complessivo pro studente annuale , si attesta intorno agli 8.000,00 / 9.000,00 euro.
E se l'istruzione resta un diritto/dovere per queste fasce d'età, proseguire gli studi iscrivendosi all’Università resta una scelta libera.
Certamente ricorderete il dato che il nostro paese conta il minor tasso di laureati rispetto agli europei...
Bene è bastato questo indice a mettere in moto gli esperti del business che di concerto con i governi succedutosi hanno:
· reso la formazione più onerosa, poco specialistica e di bassa qualità;
· parcheggiato tanti potenziali lavoratori;
· garantito tanti flussi di denaro al mondo formativo pubblico e privato.
In pratica perpetrato un infinito rimbalzo di problemi scottanti soggiacendo alla logica di procrastinare il problema dell' occupazione giovanile , alimentando frattanto, gli affari intorno alla formazione.
Oggi siamo nel bel mezzo di questa operazione
Quale famiglia non ha uno studente universitario in casa?
Con la modifica apportata all'ordinamento universitario, tra costi per test di accesso, lauree brevi specialistiche e master costosissimi, per le famiglie è come pagare un mutuo . Questo senza enumerare il costo statale!
Intanto gli iscritti aumentano, pensate che l’ateneo romano la Sapienza, ne conta oltre 130.000 e quello di Salerno, a noi caro, in quest’anno accademico 2015/2016 supererà di gran lunga i 34.430 iscritti del 2014 con i suoi 22 corsi di laurea.
E dagli studi televisivi emerge un dato a dir poco sconcertante...100.000 giovani italiani negli ultimi anni sono emigrati solo in Gran Bretagna..
BEH se questi sono i costi per crescere...penso che siamo cresciuti abbastanza....ma non per accedere al mondo del LAVORO.