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Avellino. Sesta edizione del Progetto “Il teatro entra in Oncologia”: i pazienti attori vanno in scena con “Se solo si potesse…”

Sabato 6 giugno, alle ore 17.30, nell’Aula Magna del Convitto Nazionale “P. Colletta”

Giunge quest’anno alla sesta edizione il progetto “Il Teatro entra in Oncologia”, rivolto ai pazienti in cura presso l’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino e realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Tecta-Clan H, diretta da Lucio Mazza, con la partecipazione attiva di Salvatore Mazza, attore professionista esperto di teatroterapia.

Ad ospitare l’evento finale, che consiste in una performance teatrale dal titolo “Se solo si potesse…”, sarà l’aula magna del Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Corso Vittorio Emanuele. L’appuntamento con i pazienti-attori è per dopodomani, sabato 6 giugno, alle ore 17.30.

Le iniziative contenute nel progetto avviato sei anni fa rappresentano una sfida nel campo della riabilitazione oncologica per contribuire al recupero fisico e psicologico dei pazienti, migliorandone la qualità di vita. «Poiché le precedenti esperienze hanno dimostrato che la recitazione e il confronto con il pubblico rappresentano una potente risorsa di formazione, crescita e riabilitazione – spiega Cesare Gridelli, Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica – il progetto è stato ancora una volta riproposto ai malati oncologici, che, supervisionati dalla psicoterapeuta Sara Serrao, hanno svolto con entusiasmo un lavoro basato essenzialmente sul prendersi cura di se stessi per riconquistare una fisicità messa a dura prova dalla malattia. L’evento finale, che li vedrà protagonisti sulla scena, è un momento importante per loro stessi innanzitutto, ma anche per i loro familiari, che partecipano alla difficile esperienza della malattia».

 

                                                                                                          Avellino, 4 giugno 2015

 

 

 

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