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Montoro. Il sindaco Carratu’ a Roma per l’acqua pubblica.

Ieri 10 dicembre 2025 i sindaci dell’Irpinia e del Sannio (Ariano Irpino, Atripalda, Calitri, Conza della Campania, Mercogliano, Montefredane, Montoro, Pietradefusi, San Giorgio del Sannio, San Potito Ultra, Solofra) hanno consegnato un documento al sottosegretario al MIT per richiedere l’intervento del Governo per superare la crisi idrica che da anni interessa l’intera Irpinia e parte del Sannio.

Allo stesso tempo si è richiesto lo stato di emergenza idrica con l’istituzione di un Fondo straordinario nazionale per il rifacimento delle reti, unitamente alla valutazione di una struttura commissariale che coordini progettazione e cantieri insieme al riequilibrio dei trasferimenti idrici verso altre realtà territoriali con particolare ai rapporti con la Puglia.

Nella richiesta è stato sollecitato un impegno straordinario, d’intesa con la Regione Campania, per la bonifica della falda acquifera nell’area di Solofra- Montoro.

Una situazione quella idrica sempre più difficile da affrontare per i singoli amministratori che, nel periodo estivo e non solo, passano le giornate a diramare comunicazioni di riduzioni delle portate idrica causa una diminuzione costante delle sorgenti.

Successivamente, si sono portati dal Direttore Generale per la Pianificazione e Programmazione degli Interventi nel settore idrico del Ministero delle Infrastrutture, Giovanni Marmo, per verificare le possibilità di finanziamento per il rifacimento delle reti, sul punto sono emerse criticità per difficoltà legate alla mancanza dei requisiti previsti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Come Comune di Montoro - commenta il sindaco Carratu’ - nell’ultimo anno abbiamo sempre mantenuto forti i rapporti istituzionali con gli enti preposti al controllo delle nostre acque, già a novembre 2024 chiedevamo all’Alto Calore Servizi la verifica delle analisi delle nostre acque.
Dopo le ben note vicende di dicembre 2024, abbiamo sempre preso parte ai tavoli interistituzionali tra ASL SIAN Avellino, Alto Calore e ARPAC che hanno avviato la definizione di un Protocollo d’intesa tra le parti per la valutazione delle qualità delle acque nella realtà di Montoro.

Altro punto a nostro favore è il monitoraggio continuo delle acque presenti nelle nostre condutture idriche con la pubblicazione periodica sul sito istituzionale del Comune. Allo stesso tempo abbiamo continuato a interloquire con l’ente Alto Calore prima con l’avvocato Lenza e subito dopo con la professoressa De Felice prontamente informata sulle questioni ambientali che affliggono il nostro territorio.

 

La risposta dell’Alto Calore che “pubblichiamo integralmente” ci disegna un ente a lavoro con continui monitoraggi sullo stato delle nostre acque; in primis con misure più restrittive sulla qualità delle acque, per monitorare la gestione del rischio per il parametro del tetracloroetilene, inoltre sono in via di avvio studi per nuovi piani per l’approvvigionamento diversificato di acque, sia sul nostro territorio sia su altre realtà irpine.

A breve avrò un ulteriore incontro con la professoressa De Felice per comprendere i futuri passi in avanti predisposti dall’Ente Alto Calore.

Preciso che il percorso è lungo e irto di difficoltà commenta il sindaco Carratu’- ma non bisogna farsi fermare dalle solite infruttuose demagogie. Non dobbiamo far diventare il bene “acqua pubblica” una situazione di scontro. L’acqua è bene comune su cui bisogna trovare soluzioni uniche, attualmente abbiamo bisogno di acqua sicura e potabile e gli Enti preposti devono contestualmente lavorare per individuare fonti per nuovi approvvigionamenti idrici.

 

Con l’insediamento della nuova Giunta Regionale sottoporremo al Presidente Fico ed all’assessore competente la questione ambientale dovuta all’inquinamento della falda acquifera Solofrana-Montorese contaminata da tetracloroetilene.    

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