A rompere l’armonia dell’atmosfera festosa dei neo eletti al Consiglio Regionale della Campania è Giovanni Esposito Coordinatore Regionale della Campania per il Movimento Italiano Disabili, il quale prova a lanciare una riflessione sulla percentuale dei cittadini che si sono astenuti dalle operazioni di voto.

Circa il 56% dei cittadini campani ha deciso in piena democraticità di non votare perché puntualmente e aldilà delle promesse o slogan non si sentono più rappresentati dalle istituzioni politiche e dai loro rappresentanti, sono profondamente delusi dalle false aspettative e promesse non mantenute rilasciate in campagna elettorale, amareggiati dei disservizi regalati dal vuoto istituzionale di chi è deputato a costruire un futuro concreto al territorio.

Tra i delusi dalle false aspettative e promesse non mantenute, dai disservizi regalati quotidianamente dal vuoto istituzionale delle istituzioni politiche delegate attraverso il voto a costruire un futuro concreto al territorio vi sono le persone con disabilità.

Oltre 300000 persone con disabilità e famiglie della Regione Campania, anche da noi rappresentati, allo stato attuale quotidianamente si ritrovano a fare i conti con una sanità non a misura rispetto al loro fabbisogno reale, un territorio dove di accessibilità e inclusione sociale se ne parla ancora poco o niente, in tutti questi anni di chiacchiere e slogan abbiamo province prive di strutture pubbliche diurne per ragazzi con disabilità volte all’integrazione e che non siano private, manca il lavoro problema gravissimo il tasso di disoccupazione secondo la legge 68/99 è ancora molto alto.

La politica prenda atto di questo suo più totale fallimento e inizi ad affrontare i problemi reali dei cittadini, è il momento dei fatti e di un cambio di passo se realmente dall’altra parte si vuole riprendere credibilità e soprattutto riacquisire maggiore consenso.

Nel frattempo che voi riflettete e ancor prima festeggiate per il vostro obiettivo raggiuto, dello scranno più alto in Regione, noi continuiamo a rappresentare e dare voce degnamente a chi da voi si sente abbandonato e lasciato solo ai margini della società, privato soprattutto dei propri diritti dando voce a chi non ha voce e considerazione.