Giornata per la sicurezza delle cure.
Il manager d’Amore: “Ancora una volta il Cardarelli è un riferimento".
Di tutto ciò si parlerà domani, mercoledì 17 settembre, in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, che quest’anno è dedicata al miglioramento dei processi di cura per garantire la sicurezza dei neonati e dei bambini. Per l’occasione il padiglione centrale si tingerà di arancione per sensibilizzare sul tema e l’Uoc di Terapia intensiva neonatale diretta da Maria Gabriella De Luca promuoverà un corso di formazione per operatori sanitari dal titolo “Golden minute: formazione, tecnologia e protocolli per la sicurezza neonatale alla nascita”.
“La maggior parte dei neonati si adatta bene alla vita extrauterina – spiega il primario De Luca –, l’85% respira spontaneamente senza alcun tipo di intervento. Circa il 10 per cento inizia a respirare dopo l’asciugatura, stimolazione tattile e semplici manovre di apertura delle vie aeree. Tuttavia, il 5 per cento richiede interventi di rianimazione veri e propri, di questi l’1 per cento di rianimazione avanzata. In alcuni casi la presenza di fattori di rischio all’anamnesi ostetrica o al momento del parto può far prevedere la necessità di rianimazione ma non sempre questa previsione è possibile. Ecco perché una formazione specifica e continua risulta essenziale in queste pratiche clinico-organizzative. Essendo alcune manovre non molto frequenti e, di fatto, poco prevedibili, è fondamentale che sia sempre disponibile un team di medici, ostetriche ed infermieri esperto in rianimazione neonatale ad ogni parto”.
Per soddisfare al meglio le esigenze dei piccoli pazienti e dei loro genitori, il Cardarelli si è dotato di un lettino per rianimazione neonatale di ultima generazione con ventilatore e monitoraggio multiparametrico, utilizzato sia in reparto che durante i corsi di formazione, così da rendere gli scenari di simulazione con manichino neonatale ad alta fedeltà e quanto più aderenti alla realtà.