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Sciopero dinanzi la Prefettura di Avellino.

Costretti alla precarietà circa 12.0000 lavoratori.

Il personale a tempo determinato dell’Ufficio per il Processo del Tribunale di Avellino, assunto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), annuncia la propria adesione allo sciopero nazionale indetto per la giornata di martedì 16 settembre 2025 dalla FP Cgil.

L’iniziativa si inserisce in un quadro di mobilitazione diffusa ed ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e il Governo sulla condizione di precarietà a cui tuttora sono costretti circa 12.0000 lavoratrici e lavoratori che da oltre tre anni sono impegnati nel rafforzamento del sistema giustizia.

Mancano appena nove mesi alla scadenza dei contratti, fissata per il 30 giugno 2026, e il rischio concreto è quello di disperdere un patrimonio di competenze, professionalità ed energie che ha dato un contributo indubbio alla riduzione dell’arretrato, alla digitalizzazione dei processi e all’organizzazione degli uffici giudiziari.

Alla vigilia della discussione della prossima Legge di Bilancio, chiediamo con forza che il Governo si impegni affinché si giunga nel prossimo futuro alla stabilizzazione di tutto il personale PNRR, coerentemente con le finalità stesse del piano europeo e con le esigenze strutturali della giustizia italiana.

Il nostro impegno è stato riconosciuto da più parti e, in particolare, da organismi autorevoli come l’Associazione Nazionale Magistrati che da sempre ha espresso apprezzamento nei confronti del nostro lavoro, sostenendo tutte le iniziative promosse a favore della stabilizzazione.

Per ribadire la necessità di stabilizzare tutti i precari, domani 16 settembre terremo un presidio davanti alla Prefettura di Avellino dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Sarà un’iniziativa simbolica ma decisiva, volta a sensibilizzare l’autorità prefettizia e le istituzioni sull’urgenza di non disperdere il lavoro svolto e di garantire un futuro certo a chi, in questi anni, ha contribuito in modo più che significativo all’efficientamento del sistema giustizia.

Grazie anche (se non soprattutto) al lavoro dei precari della giustizia è stato possibile procedere all’abbattimento dell’arretrato e delle tempistiche processuali nonché alla digitalizzazione dei fascicoli e delle procedure. La mancata o la parziale stabilizzazione avrebbe, pertanto, effetti devastanti soprattutto sul funzionamento della macchina giudiziaria.

Lo sciopero del 16 settembre sarà quindi un momento cruciale per ribadire, con voce unitaria e determinata, un obiettivo non più rinviabile: la stabilizzazione di tutto il personale PNRR.

I Rappresentanti dei lavoratori precari del Tribunale di Avellino

 

Valentina D’Urso

Elisabetta Iannaccone

Piercarmine Lombardi

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