Cittadinanzattiva: "A che punto siamo con le reti idriche?"
La lettera di Montefalcione sull'attuale stato dei servizi idrici
Pregiatissime Autorità tutte,
in via preliminare si rappresenta che l’insistenza dei ripetuti interventi di questo movimento civico di tutela dei consumatori, è dettata dalle datate, ricorrenti, persistenti ed attuali criticità dovute all’interruzione del servizio idrico dell’Ambito Distrettuale Calore-Irpino ed esplicitate dalle motivazioni che ne giustificano oggettivamente la preminente priorità d’intervento rispetto agli altri più attrezzati Ambiti Distrettuali della Regione Campania, compendiate nella citata nota del 19 agosto 2021 ed annessa corrispondenza anche dei Sig.Prefetti di Avellino e Benevento (allegata in file denominato, come già detto in precedenza, Richiesta Bandi Sostituzione...), per i cui dettagli si rimanda all’inderogabile esame.
E nota la pubblicazione dell’avviso pubblico del giorno 8.11.2021, come è possibile riscontrare nel lik riportato in oggetto, che risulta essere uno strumento ad hoc per completare gli inderogabili interventi, già in itinere con la prima trance di 20 milioni di euro dei 60 milioni finanziati, per la sostituzione della rete idrica fatiscente dell’Ambito Distrettuale Calore-Irpino per contenere la dispersione idrica che ancora oggi si attesa su perdite di circa il 65 per cento dell’acqua sollevata a Cassano Irpino, con costi solo di energia elettrica che si aggirano intorno ai 250mila euro di bolletta mensile. Non sono più sostenibili tali spese considerato che solo il 35 per cento delle stesse si rileva una spesa utile. Il restante 65 per cento della spesa si disperde, invece, lungo le reti colabrodo insieme alla perdita del 65 per cento dell’acqua sollevata inutilmente nei serbatoi a monte. Altro aspetto che giova richiamare è dato dalla conseguente criticità igienica/sanitaria cui sono costretti quotidianamente a vivere i cittadini a seguito delle ripetute interruzioni del servizio (opportunamente documentate nella corrispondenza allegata alla precitata nota del 19 agosto 2021).
L’elemento nuovo ed attuale, che ci preoccupa, è dato dalla possibilità o meno di accedere ai nuovi finanziamenti come sollecitati in oggetto. Si evidenzia che a nostro parere potrebbero sorgere delle complicanze burocratiche in quanto l’ammissione agli stessi risulta condizionata dal corretto completamento o meno da parte dell’Ente Idrico Campano dell’affidamento del servizio idrico all’Ambito Distrettuale Calore-Irpino ad Alto Calore Servizi S.P.A.- GESESA, quali soggetti legittimati ai sensi dell’art.172 del Dlgvo 152/2006 ovvero conformi alla normativa pro-tempore vigente, come prevede l’avviso pubblico in oggetto.
Sul punto le nostre perplessità trovano riscontro nel contenuto della relazione 295/2021/I/IDR del 6 luglio 2021 dell’Arera ad oggetto “Tredicesima relazione ai sensi dell’art.172 c.3 bis del d.lgvo 3.4.2006 n.152, recante norme in materia ambientale” che a pag.83-84 in riferimento all’affidamento del servizio idrico dell’Ambito Distrettuale Calore-Irpino in ossequio a quanto previsto dall’art.172 d.legvo 152/2006 rileva testualmente “.per quanto riferibile agli ambiti distrettuali Calore Irpino, Terra di Lavoro e Napoli che l’analisi della documentazione agli atti relativa ai gestori ha evidenziato -elementi di criticità che rendono necessari ulteriori approfondimenti con l’eventuale individuazione di specifici percorsi amministrativi indirizzati dai modelli di gestione coerenti con le indicazioni dei consigli di Distretto” Vedasi link: https://www.arera.it/allegati/docs/21/295-21.pdf
Premesso quanto sopra , si chiede alle competenti Istituzioni in indirizzo di voler assicurare ad horas, laddove non ancora risolto, la procedura corretta e completa dell’affidamento del servizio idrico ai sensi dell’art.172 del decreto leg.vo 152/2006 ricorrendo se del caso anche al previsto istituto del commissariamento allo scopo di presentare utilmente nei previsti gg..45 dalla pubblicazione dell’8.11.2021 dell’avviso pubblico, la richiesta dei finanziamenti. Le stesse istituzioni interessate dalle disposizioni di legge nazionale e regionali e dalla regolamentazione dell’Arera sono pregate inoltre di valutare attentamente la necessità di informare la Procura ed il Tribunale –Sezione Fallimentare di Avellino- sulla evoluzione della tempistica utile dei lavori in itinere per la sostituzione delle reti idriche dell’Ambito del Distretto Calore Irpino. Partendo da quelli riferiti alla prima trance di 20milioni di euro di un complessivo finanziamento di 60milioni di euro (per i quali già si registra un notevole ritardo per non avere previsto per tempo i soggetti attuatori come si può riscontrare nel più recente provvedimento Regionale allegato alla nota del 19 agosto 2021) per osservare poi la tempistica di quelli necessari a completamento del’opera con progetti nuovi per i quali le SS.VV vorranno senza ulteriore indugio puntualmente richiedere i previsti finanziamenti nell’ambito dell’avviso pubblico in oggetto. Tanto per soddisfare il duplice fine di resistere adeguatamente nel procedimento fallimentare, in essere in capo all’Alto Calore Servizi spa presso il Tribunale Fallimentare di Avellino recentemente proposto dalla locale Procura, e di provvedere al completamento dei lavori in itinere finalizzati ad eliminare o ridurre a lumicino le perdite delle della rete idrica suddetta entro i tempi previsti del 31 dicembre 2023, allo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Del resto bisogna convenire che la vocazione dell’avviso pubblico in oggetto persegue in modo univoco e cristallino esclusivamente le appena citate finalità e non assolverle, nel caso specifico, potrebbe significare di non tenere nella giusta considerazione quella normale attività che la pubblica amministrazione è sempre sollecitata ad assicurare per l’interesse generale ed il benessere dei cittadini amministrati.
Alle Prefetture di Avellino e Benevento si chiede ancora di valutare la possibilità di un risolutivo intervento di coordinamento delle diverse Istituzioni interessate al fine di garantire il superamento di ogni ostacolo che potrebbe rallentare la complessa attività burocratica per tentare di accedere in tempo utile ai necessari fondi di cui all’avviso in oggetto. Promuovendo, se del caso, anche una richiesta di proroga motivata dalla inderogabile priorità d’intervento sulle reti colabrodo dell’Ambito Distrettuale Calore Irpino, che, come già detto in precedenza, registra perdite estremamente consistenti(65%) rispetto a quelle degli altri Ambiti Distrettuali della Regione Campania. Unitamente a ciò bisogna considerare l’ingente spesa per il consumo di energia elettrica impiegata per il sollevamento dell’acqua (bolletta mensile di circa 250mila euro non presente in altri Ambiti Distrettuali della Regione Campania ove l’acqua viene erogata per lo più per caduta). Solo il 35 per cento raggiunge gli utenti mentre il restante 65 si disperde. A questa si aggiunge la spesa per gli inderogabili lavori quotidiani di riparazioni delle perdite che evidentemente hanno inciso anche sulla procedura di fallimento avviata di recente dalla Procura della Repubblica di Avellino in trattazione dal locale Tribunale Fallimentare.
E richiesto infine un intervento risolutivo di competenza dell’Arera sugli adempimenti puntuali dei soggetti istituzionali interessati anche per rivedere il piano tariffario del 2013 del servizio, alla luce delle evidenziate criticità e continui disservizi dovuta alle ricorrenti interruzioni peraltro presenti già dal periodo che ne determinarono l’aumento, da tempo di difficile sostenibilità provata dalla una importante morosità. La incongruità delle tariffe rispetto alla previste soglie dei consumi fanno inevitabilmente schizzare i costi della bolletta senza alcuna razionale giustificazione anche rispetto ad uno più oculato consumo per le minime esigenze di vita quotidiana di una famiglia tipo di due o tre componenti.
In attesa di un cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.