Filomena Vignola non è più
Nata da agiati coltivatori diretti, è cresciuta in una famiglia contadina di antichi costumi, ereditandone tutti i valori che sostenevano le comunità tradizionali. Senso del decoro, fierezza, profonda coscienza della propria dignità e rispetto di sé e degli altri. Con cure amorevoli e polso fermo ha educato, ispirandosi a questi valori e sotto la guida illuminante del marito Alessio Lucidi, maestro indimenticabile che ha formato numerose generazioni di cittadini solofrani che operano oggi nella pienezza della loro maturità, le tre figlie che sono diventate tre rispettabili professioniste e che hanno dato il meglio di sé nei loro luoghi di lavoro.
Donna forte e volitiva si è attenuta a questi principi anche nei tempi burrascosi che hanno cancellato i valori della comunità fondata sui legami religiosi della famiglia per sostituirli con quelli della società promossa dall’industrialismo moderno che si basa esclusivamente sulle esigenze dell’individuo, curvo sul suo egoismo. E ha affrontato con coraggio tutte le tempeste della vita che si sono succedute dopo la scomparsa del marito.
La prematura perdita della cara figlia Clara, maestra impegnata e innovativa, che ha brillantemente risolto e superato i problemi di tanti bambini e bambine, favorendone l’inserimento nei mondi del sapere, le aveva procurato un dolore lacerante e distruttivo dal quale non è riuscita a risollevarsi.
Si è congedata da noi tra l’affetto di tutti quelli che l’amavano.