Monsignor Antonio Riboldi.
Non è più
Monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra, è deceduto all’alba, all’età di 94 anni, presso la casa dei Rosminiani in quel di Stresa, dove si trovava dalla scorsa estate.
Voce dei terremotati del Belice, in Sicilia, che vivevano al freddo nelle baracche e, poi, in prima fila nella lotta contro la camorra, nella diocesi di Acerra, che ha guidato dal 1978 al 2000, è stato un pastore capace di saper pascere i suoi agnelli e le sue pecore, schierandosi, sempre, a fianco dei più deboli e denunciando, senza paura, l’ingiustizia. Acerra ne sa qualcosa.
L’Associazione “Orizzonte 2000”, dopo il sima campano del 23 novembre 1980, invitò il compianto vescovo a tenere una serie di incontri sulle tematiche socio-religiose, fermandole, poi, sulla carta.
Si è trattato di un’esperienza, a dir poco, fantastica e costruttiva, ma, soprattutto, edificante, perché nelle sue parole c’era, sempre, la presenza della dignità umana, considerata quale anticamera del cristianesimo, tant’è vero che si lasciava avvicinare, per avvicinare, docilmente, tutti noi al Pastore dei pastori.
Dopo la sua esperienza vescovile, si ritagliò un angolo per continuare ad evangelizzare sia con la sua persona in mezzo alla gente sia con la catechizzazione domenicale, grazie ai social net work.
Infatti, da qualche lustro collaborava con la nostra testata quotidiana www.solofraoggi.it, non facendoci, mai, mancare il suo sostegno ed il suo conforto, al fine di farci perseverare nell’innesto in Cristo e di poterLo vivere nella quotidianità.
La Redazione di “Solofra oggi” formula sentite condoglianze a tutti i familiari di monsignor Riboldi e ai Rosminiani.