Raffaele Guarino.
Non è più
Apprendiamo la triste notizia della morte dell’industriale Raffaele Guarino, che ha mosso i primi passi nel lavoro sotto casa sua.
Infatti, il papà Donato utilizzò i magazzini a piano terra per la rifinitura delle pelli, prima di costruire la conceria a poche centinaia di metri dalla sua abitazione in località “Toppolo”.
L’azienda dello stesso Donato crebbe di anno in anno, grazie all’abnegazione della sua numerosa famiglia, fortificata dall’armonia e dall’intesa tra i germani, in primis tra Raffaele e Gino, senza dimenticare che il primogenito Antonio entrò a far parte della comunità salesiana.
Così, all’inizio degli anni ‘70, i Guarino delocalizzarono la conceria nell’attuale zona industriale, rinomata anche per il fatto di essere una delle prime concerie ed all’avanguardia tecnologica.
Raffaele è stato, sempre, un uomo laborioso e silenzioso, che non si scrollava, mai, di dosso il lavoro, portandoselo talmente con sé da divenire una sola cosa con lo stesso e da nobilitare la sua persona e quella di tantissime persone, mediante il lavoro che richiedeva nella valle conciaria e non solo.
Grazie al fatto di aver messo la propria esperienza a servizio della Comunità, ha fatto lievitare, in simbiosi con la famiglia di origine, il tessuto socio - economico solofrano, fondandolo sui valori sociali e cristiani.
E proprio su questi valori ha formato la sua famiglia con la professoressa Carmela Saraceno, educando, nel timore di Dio, i loro figli Donato, Francesca ed Antonio, che hanno studiato sul nostro territorio, divenendo ottimi professionisti.
La Redazione di “Solofra oggi” formula doverose condoglianze alla moglie, ai figli e a tutti i familiari del caro estinto Raffaele, auspicando che anche il suo luminoso esempio rappresenti uno sprone a saper coniugare il benessere economico con il rispetto della legalità.
Le esequie si terranno domani, alle ore 9,30, nella Collegiata di S. Michele Arcangelo