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Solofra. C'era una volta la "Scorza"

Lo  scorso  25 agosto,  il   presidente della Provincia di Avellino, Domenico  Gambacorta,  ha incontrato le organizzazioni datoriali del comparto   conciario  solofrano, per   mettere a punto  una linea  d’azione   relativa  allo stato delle falde acquifere, presenti    nella Città    conciaria.

Durante il  suddetto   vertice, svoltosi   anche   con   la   partecipazione    dell’Autorità di Bacino Campania Centrale, del Dipartimento Provinciale dell’Arpac, del Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali della Regione Campania   e    del   Comune di Solofra, i rappresentanti degli imprenditori  hanno sottolineato  che il piano di indagini preliminari   riduce  la redditività delle imprese  del  settore, auspicando, quindi,  la   possibilità  di effettuare   indagini ambientali per aree omogenee e non per  una  singola impresa.

Intanto,senza voler essere annoverati nella schiera dei “ laudatores temporis  acti”, condividiamo  quanto  sottolineato dall’amico- sindacalista Sabato  Guacci, il quale   prende spunto dalla cartolina “ Solofra località di soggiorno”, per  rammaricarsi  della desolazione, che regna sovrana in località “ Scorza”, un  tempo, meta di allegre   scampagnate, allietate dall’aria salubre ,dall’acqua limpida, dai  cibi   e dal vino in abbondanza.

Anche se è molto difficile, se non impossibile, recuperare il tempo perduto, l’attento lettore Guacci ricorda che, durante un comizio elettorale del 2 maggio 2012, qualcuno  promise di recuperare e valorizzare la “ Scorza”, individuando percorsi pedonali in collina e percorsi per gli atleti.

A questo politico, vorremmo quasi dire : “ hai voluto la bicicletta  e… pedala”.

 

                                                                              

 

 

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