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“Parco fluviale” della “ Solofrana”….. “Il fiume va” o sono soltanto “ fiumi di parole” ?

Il  torrente  “Solofrana” scorre, placido ma anche inquinato, nella valle conciaria e nella pianura montorese,  prima d’immettersi nel  territorio salernitano, all’altezza  di Mercato San Severino e confluire, poi, nel fiume “ Sarno”, ricevendo  ulteriori scarichi civili ed industriali.

Del “nostro” torrente si parla, spesso, in termini negativi  e, per lo più, allarmistici, senza, riuscire, però, ad  elaborare e, soprattutto, attuare  soluzioni in grado d’invertirne il trend e valorizzarne le  pur  indubbie potenzialità, in  modo da renderlo una “ risorsa” e poter  rifuggire dal logoro stereotipo delle denunce   e  della fatalistica rassegnazione, rispetto agli scenari futuri.

Ben  lungi dal voler sminuire i motivi   che inducono a tenere alta la soglia dell’attenzione sul  corso d’acqua  in questione, non possiamo, tuttavia, esimerci, proprio  per questo, dall’auspicare soluzioni realistiche e in  grado di contemperare le legittime esigenze della tutela ambientale con un modello di sviluppo sostenibile ed  eco- compatibile nonché foriero di benessere socio-economico per tutte  le Comunità bagnate dalla “Solofrana”.

A tal proposito, proprio mentre il tavolo  dell’Area di   Sviluppo “ Alto Sarno-Valle Irno”( di   cui fa parte anche la  Città conciaria)  approfondisce le tematiche di natura ambientale,  ci  sembra, quanto mai, opportuna la  proposta formulata da Mario  Bianchino, sindaco di Montoro.

In effetti, il primo cittadino montorese auspica l’istituzione di un “Parco fluviale”, che  coinvolga i Comuni   attraversati dalla “ Solofrana”, per  contribuire a dare  una risposta concreta alle  istanze di  riqualificazione  ambientale, mediante  l’urbanizzazione dell’area interessata al suddetto  “Parco” , integrandola  con  la creazione  di percorsi eco-turistici ed  enogastronomici nonché con l ’installazione di panchine disseminate lungo il torrente, per  renderlo più vivibile da parte delle Comunità e dei turisti .

Lo  stesso sindaco bianchino, nel  ribadire il proprio  “ no” alle  due  ipotizzate vasche di laminazione, ritenute  contrarie  alle esigenze del territorio, precisa che  le risorse  legate alla realizzazione  delle suddette vasche potrebbero essere utilizzate  per il progetto dell’auspicato  “Parco fluviale”.

In  attesa di verificare  il gradimento della proposta  lanciata  dal primo cittadino  montorese e  nel ricordare  ai lettori del periodico “ Solofra oggi”  che il dottor Carmine Antonio De Vita( già  amministratore della Città conciaria) aveva proposto, invano, l’istituzione di percorsi  all’altezza dei vecchi mulini, vorremmo poter  dire,  senza troppi “ fiumi di parole”, che “ il fiume va”,  scusandoci   ( si   fa  per dire ) con  il  complesso “ I   Jalisse” e con   Gianni  Bella, per  averne  preso  in prestito  due  rispettivi  successi canori.

                                    Nunzio Antonio Repole

 

 

 

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