Specialisti a confronto all’Azienda Moscati.
Tumori cerebrali primitivi: attualità, nuovi trattamenti e prospettive future.
I tumori cerebrali primitivi sono patologie complesse e spesso difficili da intercettare nelle loro fasi iniziali. Per questo, oggi più che mai, la capacità di riconoscere i primi segnali, di attivare rapidamente i percorsi diagnostico-terapeutici e di costruire una presa in carico realmente integrata rappresenta una sfida cruciale per la sanità.
In quest’ottica nasce il corso I tumori cerebrali primitivi: conoscenze attuali, nuovi trattamenti e prospettive future, organizzato dall’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino e in programma venerdì 28 novembre, dalle ore 9 alle 16, presso l’aula magna della Città Ospedaliera (primo piano, settore B).
Responsabile scientifico dell’evento, promosso con il patrocinio dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino e dell’Associazione Infermieri di Camera operatoria (Aico), è Armando Rapanà, Direttore dell’Unità operativa di Neurochirurgia. Il corso sarà un’occasione per riunire insieme professionisti provenienti da più ambiti: neurochirurgia, radioterapia, diagnostica avanzata, infermieristica, riabilitazione, medicina legale, assistenza territoriale.
Proprio la presenza dei medici di medicina generale sottolinea un punto centrale: individuare precocemente i sintomi, evitare ritardi nel percorso e garantire continuità assistenziale richiedono un dialogo strutturato tra ospedale e territorio. «La complessità dei tumori cerebrali primitivi necessita di un’alleanza forte tra tutte le componenti del sistema sanitario – sottolinea infatti il primario Rapanà -. Nessun professionista, da solo, può garantire un percorso adeguato: servono competenze diverse e la capacità di integrare ospedale, territorio e riabilitazione. Questo corso nasce proprio con l’obiettivo di condividere conoscenze aggiornate, rafforzare la collaborazione e mettere al centro la qualità di vita dei nostri pazienti. La presenza dei medici di medicina generale è un valore fondamentale: sono spesso i primi ad intercettare i segnali, e il loro ruolo è decisivo per avviare tempestivamente il percorso diagnostico-terapeutico».
Dall’epidemiologia ai percorsi di diagnosi rapida, dalla chirurgia di alta complessità alle terapie adiuvanti, fino al recupero funzionale: il programma del corso - che si aprirà con i saluti del Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Germano Perito, del Direttore sanitario, Aristide Tortora, del Direttore Amministrativo, Ida Ferraro, del Direttore Generale dell’Asl Avellino, Maria Concetta Conte, del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto, e del Presidente dell’Aico Campania, Sergio Forlenza - affronterà tutti i passaggi del percorso neuro-oncologico, per evidenziare come la multidisciplinarietà sia oggi l’unico approccio in grado di rispondere alla complessità clinica di queste patologie.