"Politica Irpina: come una nave senza nocchiere".
Esposito M.I.D.: “Le discussioni interne ai partiti sul patto proposto dal Sindaco Nargi sono la reale paura di ridar voce ai cittadini”.
Tutte le discussioni che in queste ore o meglio da quando la sindaca Laura Nargi ha proposto il patto per la città andando nettamente in discontinuità con l’ex sindaco dimostrano come i partiti sono diventati navi senza nocchieri e alla deriva, con la chiara dimostrazione da parte di consiglieri comunali e esponenti e rappresentanti politici interni ai partiti di ridar voce alla città ritrovandosi dinanzi a una nuova possibile sconfitta elettorale, il rischio per loro è questo.
Quel che la città oggi chiede è una chiara e concreta visione politica e amministrativa capace di trovare soluzioni immediate ed efficaci rispetto alle problematiche dei cittadini, basta giochi di potere da parte di tutti sulla pelle dei cittadini e che si trovi un accordo concreto per aiutare il Sindaco e l’Amministrazione in carica a concludere i processi prioritari che possano rendere Avellino più vivibile e inclusiva.
In questa fase storica e allo stesso tempo buia della nostra città Avellino dove i problemi e le priorità sono veramente tante da risolvere nell’immediato l’arrivo di un commissario non riteniamo siano essere la scelta più opportuna, basta spostare lo sguardo sul limitrofo comune di Monteforte Irpino dove a prevalere è l’immobilismo amministrativo di chi ne ha preso la gestione comunale e le opportunità di sviluppo e di crescita della comunità sono risultate insufficienti rispetto alle aspettative della gente, in ogni caso un commissario avrebbe bisogno comunque di tempo prima di attuare delle soluzioni e il tempo per un ulteriore ragionamento e a nostro avviso questo tempo in più sembra essere già scaduto.
Per chi come noi ha seguito finora, o in questi ultimi anni, la vita amministrativa della nostra città sa benissimo che in assise sia da un lato che dall’altro del Consiglio Comunale di Avellino siedono riferimenti della passata amministrazione comunale o ad essa riconducibili per appartenenza ideologica, si giunga quindi ad una conclusione e la domanda ci sorge spontanea: “Amministrazione già in carica o Commissario Prefettizio? Attendiamo insieme a tutta la comunità una chiara risposta da chi realmente si sente politicamente rappresentante del popolo responsabilmente.