Sinalv, Picone: "Passi avanti per lavoratori vigilanza".
"Ma retribuzioni restano basse".
Il sindacalista Massimo Picone è stato confermato alla guida del Sinalv provinciale di Avellino, la sigla autonoma della Cisal che si occupa del settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari.
“Siamo pronti – ha affermato il dirigente – a rafforzare la presenza sul territorio irpino con l’obiettivo di diventare sempre più un riferimento sicuro e costante per i lavoratori, grazie anche alla credibilità conquistata sul campo, in questi anni. In un comparto che appare come una sorta di giungla, nel quale si cerca di mettere ordine, garantendo i diritti fondamentali, offriamo assistenza e servizi gratuiti a tutti gli iscritti. Per noi la priorità è costruire un rapporto corretto e trasparente tra le imprese e i lavoratori. Diversi passi in avanti sono stati compiuti, ma c’è ancora molto da fare”.
Una situazione delicata, anche se dinamica, come viene confermato dal segretario regionale della Sinalv Cisal Campania, Guglielmo Napoleoni:
“Le condizioni dei lavoratori del comparto della vigilanza privata, in provincia di Avellino e in tutta la Campania, nonostante il rinnovo dei contratti e l’impegno delle organizzazioni sindacali vicine ai problemi degli addetti, restano ancora critiche su vari fronti, soprattutto per chi opera in piccole ditte, di recente costituzione. Dalle basse retribuzioni ai turni massacranti, la vita delle guardie giurate è molto complicata.
Nelle aziende di maggiori dimensioni c’è invece un alto tasso di contenzioso per l’erogazione del trattamento di fine rapporto, probabilmente perché ci si ritene al di sopra della legge. Senza contare il mobbing quotidiano che i lavoratori sono costretti a subire. Ma spesso i dipendenti preferiscono rinunciare ad ogni rivendicazione nei confronti dei datori di lavoro, per timore di ritorsioni.
Una situazione che ha generato un notevole turn-over del personale, in un comparto che è in trasformazione a causa delle nuove norme che regolamentano gli appalti pubblici e delle tendenze del mercato che risulta comunque in crescita”.
Un capitolo a sé è invece quello del portierato: “In questo ambito c’è poca richiesta e le retribuzioni sono ancora più basse, tanto da indurre chi vi opera ad effettuare straordinari, quando è possibile, dopo giornate di lavoro già lunghe”.