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Avellino. Musto responsabile Lega del dipartimento "famiglia".

Ringrazio il segretario, il sen. Gianluca Cantalamessa, e il vicesegretario, Sabino Morano, per la fiducia accordatami, rispetto ad un dipartimento provinciale, quello della "famiglia", che rimane il punto di partenza e la meta di ogni impegno dell'intera azione governativa, nazionale ed internazionale.
 
Vergognosi slogan, quanto discutibili testimonianze, in questi ultimi anni, che definirei bui, hanno tentato di screditare la famiglia, il matrimonio, la procreazione, i legami secondo natura e tradizione, insieme alle fondamenta cristiane e cattoliche su cui si basano; considerandoli superati da surrogati circensi e variopinti di una vera e propria perversione della libertà d’espressione, laddove la differenza si riduce alla diversità di gusti sessuali.
 
Il fallimento delle culture socialiste sul piano della giustizia sociale, ha portato la sinistra a ripiegare sui diritti civili, qualificando quale omofobo, sessista, razzista, xenofobo, fascista chiunque la pensasse in maniera diversa. Attraverso il codice del politically correct, sono arrivati a punire i reati d’opinione, decretando de facto un disprezzo antropologico verso chi si pone in difesa della famiglia, della tradizione, della natura e della vita. Ogni dramma della gelosia, della violenza domestica o dell’omosessualità rappresentano il pretesto per puntare il dito contro la famiglia, come se fosse il laboratorio del male, dove si commettono stupri e violenze. In totale malafede, si insiste a cercare di delegittimare la famiglia, non più focolare di affetti ma focolaio di abusi e soprusi. L'obiettivo è quello di minare la famiglia come istituzione, come unione naturale tra uomo e donna. 
 
Ma a fronte di alcune migliaia di casi di violenza e sopraffazione, ci sono milioni di famiglie e di coppie tradizionali che non conoscono che amore, cura, dedizione, comprensione, rispetto reciproco. Migliaia contro milioni; e, se parliamo di femminicidi, decine di casi contro decine di milioni di rapporti sereni. Magari pure contrastati, pigri o ipocriti, ma non violenti.
La famiglia è l’unico luogo in cui vali non per quel che fai o dai, ma semplicemente perché sei parte della famiglia. Dio, Patria e Famiglia riparavano dal nulla, introducendoci alla storia e alla trasmissione di ciò che è stato e, quindi, ciò che sarà, attraverso la tradizione. Senza quegli argini e quelle prospettive, l’umanità smarrisce il senso della realtà e dei suoi limiti, non ha più un'origine né un fine. 
 

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