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Naturopatia: Equilibro e Disequilibrio

 

C’era un gioco che facevano i ragazzi anni fa. Su un grosso ceppo, posizionato sul terreno, ponevano un’asse, ci mettevano i piedi su e provavano a dondolarsi, senza cadere dall’asse e senza far cadere la stessa. Per fare questo, dovevano spostare i piedi, piegare le ginocchia, allargare le braccia, muovere la schiena, e, prima ancora, accertarsi del corretto posizionamento di asse e ceppo. Il loro cervello riceveva ed elaborava un’infinità di informazioni, a cui dava risposte idonee alla necessità del momento. Descritta così, sembra una cosa lunghissima. In realtà, tutto avveniva nella frazione di pochi secondi, abbiamo un organismo splendido, ed era bellissimo poter fare  “l’altalena”, sperimentando le proprie forze e la propria capacità di equilibrarsi.

Quando penso alla nostra vita, mi viene subito in mente l’immagine del ragazzino che dondola sull’asse, posizionata sul ceppo, e che, spostando i piedi e le altre parti del corpo, cerca il proprio equilibrio, per non cadere e per poter giocare divertendosi.

Può capitare che il ragazzino abbia bisogno di qualche suggerimento, per trovare più rapidamente l’equilibrio e divertirsi…

Le metodiche naturopatiche, tra cui gli eccellenti Fiori di Bach, possono fornire informazioni ed aiuti utili a trovare, modulare e mantenere l’equilibrio personale, in relazione agli eventi interiori ed esteriori, che agiscono, da più parti, come forze trainanti, spingenti e, a volte, scombussolanti. E’ un tutto estremamente movimentato: per questo si parla di equilibrio dinamico.

L’equilibrio dinamico è la risultante dello sforzo di compensazione che l’organismo compie in risposta a sollecitazioni. Il ragazzo sull’asse deve compensare, con la postura del corpo, il movimento dell’asse, per non entrare in uno stato di disequilibrio e rischiare una bella caduta. Il nostro organismo tende sempre all’equilibrio dinamico, che gli permette di proteggersi e vivere una buona vita.

Quando i disequilibri non vengono risolti subito, per vari motivi, si acuisce la sofferenza dell’organismo, si entra nel campo di malesseri e, successivamente, di malattie. Agire il prima possibile permette di risparmiare sofferenza, utilizzare in maniera ottimale le proprie energie, stimolare le capacità insite di adattamento elastico e di autoguarigione, stabilire una condizione di benessere.

Dr. Teresa Gagliardi

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