Ciampi (M5s): "Oggi al question time interrogo la Giunta sull'inquinamento ad Avellino"
Oggi al question time presento alla giunta una mia interrogazione a risposta immediata sugli sforamenti dei valori limite giornalieri Pm10 e Pm 2,5 in provincia di Avellino.
Ricordo che nello scorso fine settimana si sono registrati livelli di concentrazione delle polveri sottili superiori ai limiti di legge come certificato anche dall'Arpac. Ricordo che Legambiente indica Avellino al settimo posto in Italia per sforamenti e primo tra i capoluoghi del Centro Sud. Tra l'altro la rivista the Lancet colloca Avellino tra le prime 150 città italiane per mortalità legate al Pm 2,5. Il periodo invernale con l'aumento delle emissioni degli impianti di riscaldamento peggiorerà la situazione. Inutile accennare alle inchieste della procura di Avellino sull'inquinamento della Valle del Sabato a seguito dei dati che proprio un organismo regionale come l'Istituto Zooprofilattico ha reso noti sull'incidenza delle malattie dei residenti correlate all'inquinamento. Chiedo quali attività e quali provvedimenti la Giunta intenda porre in essere in relazione alle rilevanti competenze in materia di controllo e pianificazione integrata finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente (come la recente proposta di aggiornamento del Piano di tutela della qualità dell'aria approvato il 28 settembre scorso).
Al Presidente del Gruppo Interrogazione a risposta immediata
Oggetto: sforamenti dei valori limite giornalieri PM10 e PM2,5 in provincia di Avellino
Il sottoscritto Consigliere regionale, ai sensi dell’articolo 129 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rivolge la seguente interrogazione a risposta immediata all’Assessore all’Ambiente.
Premesso che:
a) nello scorso fine settimana, sul territorio della provincia di Avellino si sono registrati livelli di concentrazionidelle polveri PM10 e PM2,5 superiori ai limiti di legge, come certificato anche dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente nei propri report giornalieri; b) in particolare, la rete di monitoraggio AURA, costituita da un numero significativo di centraline installate da privati ed Enti locali sul territorio, ha fatto registrare il dato di 220 microgrammi per metro cubo per il PM10 all’altezza di Pianodardine, 231 a Cesinali e 244 ad Avellino città, a fronte del limite massimo giornaliero fissato a 50 μg/m³; c) per quanto riguarda i livelli di PM2,5, classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, in alcune ore della giornata del 31 ottobre le rilevazioni di AURA (che ha già avviato diverse forme di collaborazione con ARPAC) hanno fatto segnare il dato di 330 microgrammi per metro cubo nelle vicinanze del capoluogo; d) simili sforamenti sarebbero dovuti in modo particolare ai frequenti e incontrollati abbruciamenti di scarti vegetali, in un territorio contraddistinto per larga parte da una spiccata vocazione agricola;
considerato che:
a) nel report annuale Mal’aria di città 2021, diffuso da Legambiente nello scorso mese di gennaio, la città di Avellino si è classificata tra le peggiori per gli sforamenti del limite di 50 μg/m³ per il PM10, verificatisi in ben 79 occasioni nel corso del 2020 (settimo posto in Italia e primo nelle regioni del Centro-Sud); b) la media annuale del capoluogo irpino è peraltro nettamente superiore al limite suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (20 μg/m³), attestandosi su 31 microgrammi per metro cubo; c) uno studio pubblicato a gennaio del 2021 dalla rivista The Lancet Planetary Health ha collocato Avellino tra le prime 150 città europee per mortalità legate al PM2,5, con dati peggiori rispetto a metropoli come Roma, Berlino, Londra e Barcellona; d) per l’annualità in corso, i dati forniti da ARPAC rilevano già una media di 40 sforamenti tra le due centraline di Avellino, che divengono 53 presso lo STIR di Pianodardine e 21 a Solofra;
preso atto che:
a) è di queste ore l’appello lanciato dall’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato” e indirizzato alla Prefettura di Avellino, affinché possano essere assunte al più presto iniziative di coordinamento nei confronti delle Istituzioni coinvolte, a partire dai Comuni; b) il Prefetto di Avellino ha già annunciato per la prossima settimana la convocazione di un tavolo interistituzionale per l’avvio di una strategia comune tra tutti i soggetti interessati;
visto che:
a) fermi restando i poteri di ordinanza dei Sindaci in materia, la Regione esercita rilevantissime funzioni di controllo e pianificazione integrata, finalizzate in modo particolare alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini; b) con DGR n. 412 del 28 settembre 2021, la Giunta regionale, in seguito alla conclusione della fase di VAS, ha approvato la proposta di Aggiornamento del Piano di Tutela della qualità dell’Aria, contenente le misure necessarie al raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni in atmosfera incidenti sulla qualità dell’aria fino all’anno 2030; c) le misure del Piano recepiscono e ampliano quelle stabilite nell’accordo di programma intervenuto tra la Regione e il Ministero dell’Ambiente (oggi della Transizione Ecologica), sottoscritto lo scorso 11 febbraio anche alla luce delle procedure di infrazione avviate dalla Commissione europea per la non corretta applicazione della direttiva 2008/50/CE;
rilevato che:
l’imminente arrivo della stagione invernale è destinato ad avere un impatto significativo in termini di inquinamento atmosferico, a causa dell’inevitabile incremento delle emissioni provenienti dalla combustione di legna negli impianti di riscaldamento domestico, responsabili, secondo le stime, di circa la metà del PM2,5 presente nell’aria;
si chiede di sapere:
quali iniziative di competenza, anche di carattere urgente, la Giunta regionale intenda porre in essere al fine di mitigare l’inquinamento atmosferico nei territori della provincia di Avellino.
F.to Vincenzo Ciampi