De Luca ingoia 10 milioni di promesse mentre vomita insulti ai sindaci... e Solofra applaude.
L’Amministrazione Vignola, in nove anni di governo, non è riuscito a portare a casa il doppio risultato relativo al cambio della destinazione d’uso delle aziende nonché al potenziamento del “Landolfi” e alla riapertura del suo Pronto Soccorso.
A proposito del nosocomio conciario, è noto che in extremis il sindaco Michele Vignola, dopo essersi fatto “giocare”dal suo caro governatore Vincenzo De Luca, ha convocato, a Palazzo Orsini, un Consiglio Comunale monotematico, aperto ai politici irpini locali, provinciali e regionali e svoltosi lo scorso 10 giugno.
Purtroppo, bisogna registrare la mancata presenza dei consiglieri regionali Rosetta D’Amelio, Enzo Alaia e Maurizio Petracca, del presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, del sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto, del Direttore generale dell’ASL Maria Morgante e del direttore dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”, Renato Pizzuti.
In apertura di seduta, il primo cittadino solofrano ha sottolineato gli effetti negativi della mancata attuazione del decreto n. 29 del 19 aprile 2018.
Con tale atto il governatore De Luca, in qualità di Commissario regionale per la sanità, ha disposto l’annessione del “Landolfi” alla predetta Azienda Ospedaliera, per renderlo un Presidio con Pronto Soccorso, secondo il Piano della Rete ospedaliera regionale e in coerenza con il fabbisogno assistenziale, ma è rimasto tutto sulla carta.
Pertanto, il Vignola, convinto, a suo tempo, di aver compiuto l‘impresa di salvataggio pro Ospedale, si è dovuto, amaramente, ricredere.
Difatti, lo stesso Sindaco stigmatizza anche la delibera regionale n. 201 dello scorso 19 aprile, che ha declassato il succitato Presidio a Punto di Primo Intervento.
Pertanto, il Vignola sottolinea, a più riprese, che una Provincia con oltre 400 mila abitanti dovrebbe avere quattro Presidi d’emergenza, facendo, inoltre, notare la retromarcia del Governatore, che si era, sempre, battuto con lo Stato per avere più fondi per la Campania, ma che, ora, sta penalizzando Solofra e non solo, a causa di provvedimenti calati dall’alto sulla testa dei territori.
A sua volta, anche il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha sottolineato come il Pronto Soccorso solofrano giovi, concretamente, anche al “Moscati “, aggiungendo che un ospedale senza il Pronto Soccorso è, di fatto, una clinica destinata a diventare un dormitorio, per cui bisognerebbe proporre il ricorso al TAR per la tutela degli interessi legittimi e nell’alveo della libertà.
Nel ricordare ai politici che la libertà è un luogo di relazione e la relazione è un luogo di libertà, potremmo ricordare che anche nella Bibbia si parla della persona e della sua libertà, come esperienza vissuta, narrata e celebrata dal popolo ebraico durante la schiavitù in Egitto, sotto le grinfie del faraone.
Eh sì! La storia umana è, ancora, piena di faraoni che decidono e agiscono senza rispettare la libertà e la dignità delle persone e, quindi, senza dialogo, un elemento che, purtroppo, è mancato anche nel Consiglio monotematico sull’ospedale conciario.
Difatti, i rappresentanti del popolo hanno declinato l’invito per due volte, annullando la libertà e l’ascolto.
A questo punto, una domanda sorge spontanea: il Governatore cammina sulla scia del faraone…? Difatti, afferma, categoricamente, un giorno dopo il Consiglio di Solofra, nella sua rubrica settimanale del venerdì: “ la programmazione ospedaliera deve rispettare gli standard nazionali, non la demagogia di qualche sindaco imbecille. A Solofra si fa come dice la Regione”, aggiungendo che “… la nostra eccellenza si chiama Moscati di Avellino e non duplichiamo reparti che ci sono a 7 [ 15] chilometri solo perché c’è chi pensa a fare voti sulla pelle dei cittadini”.
Forse, l’ egregio Governatore pensa (come il faraone d’Egitto) di essere immortale?
Ma, anche se così fosse, il Comune è l’ente locale che rappresenta la Comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Quindi, quando si afferma che c’è qualche Sindaco imbecille, si offende anche quelle Comunità rappresentate. Inoltre, lo stesso De Luca ci dovrebbe spiegare i motivi della mancata attuazione del decreto del 2018.
E poi, relativamente al passaggio “… chi pensa a fare voti sulla pelle dei cittadini”, vorremmo ricordare al Governatore ed ai politici locali solofrani, montoresi e serinesi, ma, soprattutto, ai cittadini di Solofra, la sua promessa elettorale dello scorso agosto, in quel del lago Laceno: “una buona notizia per l’ospedale di Solofra, stanziati 10 milioni di euro per la ristrutturazione degli impianti, perché non sono a norma e senza adeguamento alla normativa l’ospedale ce lo chiudono e, poi, corriamo il rischio di non vederlo aperto. Inoltre, poche specializzazioni, senza demagogia, di grande qualità, perché non ci servono cose di scarto. L’impegno a mantenere aperto il Pronto Soccorso, come appena finiscono i lavori. Queste le direttive che abbiamo dato al Direttore generale, Renato Pizzuti, che sta qui presente, al fine di mettere a norma l’ospedale, senza far passare troppo tempo”.
Ebbene, questa promessa è stata applaudita dal vicesindaco Maria Luisa Guacci, in rappresentanza della Città di Solofra, in quanto indossava la fascia tricolore.
Finora, il nostro vicesindaco non s’è dissociato, ancora, dal Governatore De Luca. Eppure, essendo giurisperita, la Guacci sa benissimo che ha applaudito come Istituzione e non come persona singola.
Inoltre, era presente anche l’assessora Eliana Visone, rimasta anch’ella nel silenzio -assenso.
Ritornando allo stesso passaggio “chi pensa di fare voti sulla pelle dei cittadini”, sembra trattarsi di una prassi comune ai politici e ai futuri candidati, che, per una manciata di voti, sono pronti a prendere in giro i cittadini e sminuirli.
Però, il consigliere comunale Gabriele Buonanno e l’onorevole Livio Petitto hanno avuto il buonsenso di dire “no”, nella libertà, al governatore De Luca, relativamente alla chiusura del Pronto Soccorso.
Analogamente, formuliamo un plauso al consigliereregionale di minoranza Vincenzo Ciampi, che ha risposto, subito, alle nostre interpellanze.
Difatti,oltre ad aver presentato l’interrogazione alla Regione Campania relativa alla riapertura del Pronto Soccorso, ci ha informato della richiamata delibera regionale dello scorso aprile e, con la “ diligenza del buon padre di famiglia”, è, sempre, vigile sull’evolversi della vicenda del nosocomio conciario.
Intanto, osserviamo l’asse comune tra il nostro Sindaco e l’omologo serinese Vito Pelosi, mentre il sindaco montorese Girolamo Giaquinto ha dichiarato in un’intervista: “Il Landolfi è del Moscati ed ai cittadini non serve l’ospedale sotto casa”, ponendosi, quindi, sulla scia del dottore Antonello Cerrato.
In ogni caso, il Sindaco Vignola - lo ripetiamo - è un ottimo oratore della provincia di Avellino e non solo, ma dovrebbe portare a casa il doppio risultato: apertura del Pronto Soccorso e potenziamento dell’ospedale Landolfi e cambio della destinazione d’uso delle aziende.
Glielo auguriamo per lui, ma, soprattutto, per la comunità solofrana e quelle limitrofe.
Speriamo che i cittadini, in base a questi eventi, sappiano scegliere, con l’arma del voto, i loro rappresentanti.
E i Consiglieri di maggioranza dell’Amministrazione Vignola, senza portare a casa il succitato doppio risultato, avranno il coraggio di candidarsi alle prossime elezioni amministrative?
DR