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Ospedale “Landolfi”… si deve dimettere Pizzuti o Vignola?

Egregio Direttore,

sono un assiduo lettore dei giornali che Lei, silenziosamente, dirige, nella consapevolezza di offrire un servizio libero a tutti, senza discriminazioni.

Perciò, Le chiedo di volere ospitare una mia riflessione, oggi 6 febbraio c. a., relativa al titolo di una locandina esposta sulle bacheche delle edicole: “Vignola: Pizzuti è inaffidabile si dimetta”, permettendomi    di precisare ai lettori che il dottor Renato Pizzuti, quale direttore generale dell’azienda “Moscati“ con annesso “Landolfi” di Solofra, è stato nominato dal governatore Vincenzo De Luca.

Soffermandomi davanti alla locandina con alcuni amici, abbiamo iniziato a discutere se si dovesse dimettere il Vignola o il Pizzuti.

 Prima di dare il responso, ho ricordato ai miei amici alcuni articoli di “Solofra oggi”, in particolare: “Vignola si fa giocare nell’area industriale e sanitaria”;” Pizzuti un pizzico alla volta smantella l’ospedale Landolfi”; “Polo conciario, Vignola non mantiene la promessa del cambio di destinazione d’uso”…

Ebbene, dopo un’accesa analisi, siamo giunti al punto che si dovrebbe dimettere il sindaco Vignola. Difatti, durante la campagna elettorale il primo cittadino della cittadina conciaria, ha girato gomito a gomito con il governatore De Luca, dimostrando un’intesa politica ed amicale, tanto far prendere al riconfermato  presidente circa il 70% delle preferenze, dato superiore a quello regionale, pari al  69,90%. Quindi, il  Vignola, che ha fatto politica da quando indossava i calzoni corti  e non è uno sprovveduto, ma  è uno che naviga e vive di politica, a chi la vuole dare a bere? Ci dica, una volta per tutte, come stanno le cose. Innanzitutto, chi l’ha consigliato nella scelta dell’accorpamento del “Landolfi” con l’azienda “Moscati”?  Né   bisogna dimenticare il mancato inserimento del polo conciario nella zona ZES, l’inesistente decoro urbano e rioni storici che cadono a pezzi. 

A questo punto, mi permetto di chiedere al primo cittadino solofrano cosa abbia fatto in questi nove anni di Amministrazione, se non tante chiacchiere e promesse non mantenute.

A dire il vero, è evidente che il direttore Pizzuti, forse, su indicazioni della Regione, ha eseguito il cronoprogramma di rafforzare il “Moscati“ a spese del “Landolfi”, chiudendo il pronto soccorso e, ultimamente, sempre su indicazioni della Regione, nel mese di ottobre scorso, ha trasformato il nosocomio  conciario in ospedale COVID, trasferendo i reparti di chirurgia, pediatria, ginecologia - ostetricia e ortopedia nella centrale del “Moscati”.

Inoltre, ricordo, benevolmente, al Sindaco che i lavori sono fermi al palo, senza dimenticare che il Pizzuti promise l’apertura del pronto soccorso, a gennaio del 2021, promessa non mantenuta.

E’ la volta buona che il Sindaco prenda atto, insieme ai Suoi assessori e Consiglieri di maggioranza, delle condizioni di depauperamento dei servizi e delle opere sul territorio, prima del loro annullamento.

Altrimenti, si dimetta, senza chiedere le dimissioni di Pizzuti, che sta svolgendo il suo ruolo di Direttore pro azienda “Moscati” di Avellino.

Difatti, al momento, il “Landolfi” è solo uno sgabello per la sede centrale. 

                                                                                                                                                                    F. Giaquinto

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