Non confondete l'inefficienza degli Enti del Sud con la mentalità meridionale
Caro direttore, alcuni commentatori hanno sostenuto che con l’attuale governo possiamo considerare finita la lunga fase storica in cui il divario economico-civile è stato retrocesso a problema di mentalità dei meridionali. Non sono d’accordo. La mia opinione è che la fase storica che è finita è quella nella quale alcune regioni settentrionali (e alcune forze politiche di destra) hanno pensato di risolvere il problema della effettiva minore efficienza delle regioni meridionali rispetto a quelle settentrionali mediante l’attribuzione di maggiori risorse alle regioni settentrionali e non mediante strumenti legislativi che penalizzassero, su tutto il territorio nazionale, gli enti (ma anche le aziende, le scuole, ecc. ecc.) meno efficienti e premiassero gli enti più efficienti. Bisogna, cioè, evitare di fare l’errore di considerare le rivendicazioni delle regioni settentrionali viziate alla radice da un pregiudizio anti-meridionale ma ritenerle basate su problemi reali delle regioni meridionali ed essere, nello stesso tempo, coscienti che tali rivendicazioni possono essere bloccate solo proponendo soluzioni che siano, nello stesso tempo, caratterizzate da uno spirito punitivo nei confronti degli enti inefficienti e da un respiro nazionale delle risposte da attivare.
Cordiali saluti
Franco Pelella - Pagani