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“Servi della Gleba”, una Lezione di Economia civile

da Antonio Genovesi a Gerardo Magliacano, la formula della felicità

      Sabato, 27 ottobre alle ore 18:00, a Castiglione del Genovesi (SA), presso la Casa-Museo Antonio Genovesi, lo scrittore Gerardo Magliacano presenterà al pubblico i SERVI di un’Economia civile. È appena uscito il suo nuovo lavoro letterario dal titolo “Servi della Gleba”, pubblicato per scelta con [erre]EDIZIONE, un marchio dell’associazione (R)Esistenza anticamorra, un’associazione di impegno civile e culturale, a difesa dei territori mortificati dalle mafie. L’autore scrive nel suo libro: “Allora spiegami una cosa: come mai Adam Smith c’è, Antonio Genovesi invece no? Dai, spiega! […] Come mai chi parlava di felicità pubblica, di diritto all’istruzione, alla cultura, oltre a sostenere quei doveri alla solidarietà e all’integrazione sociale contro i privilegi e i patrimoni, è stato eclissato da uno spietato e infame liberismo da «laissez faire», di chi lancia il sasso e nasconde la mano? Dimmi perché l’inglese sì, il napoletano no? Montesquieu sì, Filangieri no! Dimmi perché fra tutti i tuoi libri non c’è una copia delle Lezioni di Economia civile?” Tutti dovremmo averne una copia personale. Un libro da leggere e studiare e non solo a scuola. Antonio Genovesi, con le sue Lezioni ci ha lasciato la ricetta per essere felici, quella che le più moderne società l’hanno sancita come un dovere e un diritto costituzionale. Affermava il pensatore di Castiglione: «Fatigate per il vostro interesse; niuno uomo potrebbe operare altrimenti, che per la sua felicità; sarebbe un uomo meno uomo: ma non vogliate fare l’altrui miseria; e se potete, e quanto potete, studiatevi di far gli altri felici. Quanto più si opera per interesse, tanto più, purché non si sia pazzi, si debb’essere virtuosi. È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri.»  A partire da un tale principio, sabato prossimo il prof. Magliacano cercherà di definire la formula della Felicità: un diritto intrinsecamente legato al dovere «di far gli altri felici». Motivo per cui è necessario farsi SERVI: non ci potranno mai essere libertà né felicità senza coniugare il verbo ‘servire’. L’autore sostiene nelle pagine della sua opera, citando la Chadwick, che «Nel servirci l’un l’altro diveniamo liberi», diveniamo felici. Oggi più che mai abbiamo bisogno di “Servi della Gleba. Servitori della Terra. Servi della Giustizia – si legge dalla quarta di copertina – Servi della Comunità […] Servi dello Stato […] Servi della Verità […] Servi della propria Gente. Servi di un Popolo dis-unito […] Servi come Gesùcristo […]” Servi di quell’Economia civile, necessaria per affrancare menti e coscienze dalle maglie di un sistema capitalistico, passato dalla dialettica ‘schiavo/padrone’ a una sguaiata afasia borghese, dalla lotta di classe alla tregua dei ceti.

      Magliacano e il suo editore non si sono limitati a denunciare quanto detto, ma hanno messo in atto una sorta di economia civile: il ricavato sarà devoluto e impiegato per sostenere e incentivare canali di una nuova economia che si baserà sullo scambio diretto fra interessati, oltre a finanziare progetti – “MeLo adotto” e Officina delle culture – di inclusione sociale e di bonifica dei terreni devastati dalle mafie e dalla voracità d’O Sistema.     

      Tutti insieme, sabato 27 ottobre alle ore 18:00, ripartiamo dal Genovesi.

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