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I Solofrani in mille onorano il Corpus Domini

I "Frattaioli" resistono e i fedeli dei "Volpi" desistono

I fedeli si sono recati in Collegiata, alle ore 18.30, per partecipare alla  santa   Messa e, al termine della funzione liturgica, alla processione.

Quest’ultima s’è snodata per le strade principali di Solofra, alle ore 19.20, con la partecipazione di tutte le Associazioni ecclesiastiche, i Comitati delle feste rionali, le Congreghe al gran completo, in particolare quella dell’Immacolata della Collegiata,  i sacerdoti e le religiose della comunità solofrana, senza dimenticare le Autorità Civili e militari.

Durante il tragitto, il Santissimo Sacramento  è  stato portato, con veemenza  e  a turno, dai sacerdoti, fermandosi   nei rioni e nelle piazze ,dove i  fedeli  avevano preparato gli altari.

A  dire il  vero, quest’anno c’è stato qualche altare in meno, anche  perché  i titolari del    bar “ Vignola” erano  in   lutto,  a causa della morte della loro cara congiunta Carmela.

Del resto, per il secondo anno consecutivo non c’è stata neanche   la classica e storica infiorata del rione “Volpi”.

 A parere di qualcuno,  è  mancata    la capacità di continuare, nel tempo, l’aggregazione delle famiglie del predetto rione attorno  al centro della vita liturgica .

Invece, i   fedeli  del rione “Fratta”, nonostante  varie vicissitudini,  resistono nell’agape fraterna, esprimendola  nei disegni coronati dai fiori, che rappresentano l’eucarestia .

Abbiamo bisogno di queste testimonianze, al fine di essere uniti non solo nelle  situazioni economiche, ma, soprattutto, in quelle spirituali, che ci fanno affrontare gli accadimenti familiari e sociali nell’ ordinarietà, quando vengono attuate alla luce della Parola di Dio.

Dobbiamo dare atto anche al nostro monsignor Mario Pierro di   saper    porgere la Parola nei cuori di ogni fedele, ingentilendoli e rendendoli, soprattutto, meno barbari.

 Inoltre, tra i parroci che si sono succeduti nella Collegiata, a memoria d’uomo, sa pregare due volte, quando inneggia i canti religiosi, tanto che  la sua voce roboante e melodiosa  fa  accapponare la pelle.

I solofrani hanno onorato, in mille, il Santissimo Sacramento con la preghiera ,con la testimonianza e un raccoglimento inedito, distolto solo all’ultimo, in quel di “Fratta”, prima che monsignor  Piero  rompesse le righe, dando appuntamento alle prossime processioni, come quella in onore di sant’Antonio da Padova   e del patrono san Michele Arcangelo. 

 

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