Valori perenni di alunni in “difficoltà”
In riferimento alle dolenti note che vorrebbero cancellare il servizio pulmino ai meno “fortunati”, basterebbe una, una sola frase per riportare alla ragione quanti si stringono al potere con tale veemenza da perderne in lucidità “:l’affettuoso rispetto per gli allievi, si trasforma in sacro rispetto, se sono allievi in difficoltà”. Vai a far capire che quelli che abitualmente chiamano portatori di handicap, sono portatori di risorse e possiedono una dignità unica ed irrinunciabile, che li pone al vertice dei valori creati : sono persone umane e come tali devono essere guardati.
Senza troppo sentirsi ancorati ai decreti attuativi che dovranno disciplinare la materia, sarà urgente dovere delle Istituzioni, della società nel suo insieme, porre in atto ogni forma di intervento che provveda a sgombrare il campo dai piccoli e grandi ostacoli, puntando decisamente ad un’adeguata integrazione sociale di chi ne è vittima.
Per noi è conoscenza consolidata che l’ingresso in aula per gli allievi, è spesso causa anche di una consentita trepidazione, che assume una valenza ulteriormente complessa, quando si tratta di uno studente con difficoltà a varcare la soglia della scuola. E’ il momento in cui si affollano tante domande e si va alla ricerca di notizie sui compagni, sugli insegnanti, sul carattere dei bidelli,…..su tutto. Gli interrogativi dei genitori arrivano lontano; domande fantasiose si fanno largo alla ricerca di una risposta; le aspettative sono di integrazione di processi maturativi, forse non sufficientemente o non adeguatamente sviluppati in famiglia. Il modo di gestire e rispondere a questi interrogativi, consentirà di stabilire se la scuola potrà alleviare quella determinata patologia, oppure diventerà causa di ulteriore aggravamento della patologia stessa. Ma ci sorregge un dato inconfutabile: l’alunno che presenta problemi, è da sempre parte integrante del gruppo classe e le sue difficoltà diventeranno col tempo addirittura delle risorse, sul piano formativo, per la scolaresca. Chiaramente quanto si è venuto fin qui delineando, non è garanzia di una scuola che si propone come ambiente terapeutico. Infatti, per pervenire ad un risultato dai fecondi risvolti, occorre la cooperazione sistematica di ogni operatore scolastico e di quanti si occupano, a vario titolo, dell’area oggetto di questa breve comunicazione. Si mette in atto, dunque, una progettualità per un lavoro collegiale di ampio respiro, ma viene meno proprio la base di partenza, intesa in senso lato; predisponiamo tutte le strategie per favorire e sostenere questi allievi in difficoltà e tentano di farci mancare proprio gli allievi! Bravissimi!!! Ancora una volta, sulla scia delle grosse teste pensanti, è piena vittoria sulle fasce deboli e debolissime. E pensare che questa gente governa per i nostri suffragi.
Ma si superi ogni tentazione di protagonismo, con speranzosa partecipazione a qualche trasmissione pomeridiana, per un episodio che potrà sì fare scalpore in zona, ma non rumore oltre. Si faccia prevalere il buon senso. Fate il viaggio nel pulmino, qualche volta, con questi bimbi che meritano sacro rispetto e vi accorgerete dell’armonia che regna tra di loro quando si incontrano e comunicano con gli occhi, o con gesti che dicono molto più delle parole.
Ritornando a casa, poi, raccontatelo ai vostri cari e dite loro che avete toccato col cuore la beatitudine !!!
Anna M.