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Di istanti e scintille di Raffaella Scorrano

A cura di Manuela Moschin

Il libro Di istanti e scintille di Raffaella Scorrano, pubblicato a cura di Storie di Libri, è stato per me una scoperta meravigliosa e del tutto inaspettata. La sua originalità risiede soprattutto nella struttura, una raccolta di pensieri profondi che, già dalla copertina, vengono definiti “Storie”. E in effetti, di piccole storie si tratta, brevi e intense, capaci di far riflettere su molteplici aspetti dell’esistenza.


La forza emotiva delle storie brevi

In alcune di esse mi sono ritrovata come se risvegliassero in me una scintilla interiore, alquanto liberatoria. L’autrice, con la sua sensibilità e carica umana, ci offre tematiche forti, che travalicano il racconto tradizionale per farsi veicolo di significati profondi, spesso sottesi ma immediatamente percepibili.

Gli argomenti affrontati sono vari e sfaccettati. Ogni pagina contiene un frammento di verità, un’intuizione, un messaggio. Mi verrebbe voglia di condividerli tutti, uno per uno, per restituire almeno in parte la ricchezza di questo libro. Non potendo farlo, mi limito a dirne solo uno:

“Saette appaiono all’improvviso nel panorama stentoreo di un quadro complesso. Soggetti avulsi dalla realtà contestuale solcano la tela di vicende nefaste. Il dramma è devastante. Totale smarrimento di volti sconvolti. Bocche aperte per lo sbigottimento di essere incappati in una sceneggiatura deprimente. Il silenzio tombale di anime morte, seppur vive, opprime lo spettatore impossibilitato a intervenire. Si guardi pure il quadro in tutta la sua brutalità e si faccia un confronto con la cruda realtà. Impossibile restare indifferenti là dove il disastro incombe non più minaccioso, bensì oltraggioso. Perché è già concreto, non solo rappresentato” (Tratto da “Di istanti e scintille).


Un’opera che lascia un’eco profonda

È proprio ripensando a questa esperienza di lettura che comprendo quanto Di istanti e scintille sia un’opera unica. La maestria di Raffaella sta nel riuscire a condensare in poche righe un’emozione oppure un concetto, capace di toccare chi legge.

Con questa recensione desidero congratularmi con l’autrice per aver stimolato in me sensazioni immense.

 

A cura di Manuela Moschin

 

 

 

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