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Prisco a Napoli: "E' un dovere morale ricordare chi la camorra"

 

“Giuseppe Salvia ebbe “il torto” di sfidare la camorra per compiere fino in fondo il proprio dovere quando era vice direttore del carcere di Poggioreale: per questa sua rigorosa fedeltà al dovere, egli ha pagato con la vita. Ricordarlo oggi con un premio che porta il suo nome è un giusto tributo e ci consente di celebrarlo come esempio dell'Italia migliore che non accetta alcun compromesso con la criminalità organizzata.

L’Italia ha bisogno ogni giorno di esempi e testimonianze che la lotta alla mafia è un dovere morale e un imperativo categorico che non può lasciare spazio ad ambiguità.

La criminalità si contrasta con l’applicazione delle leggi dello Stato, con la prevenzione costante sul territorio, con la costruzione della cultura della legalità di cui dobbiamo ringraziare donne e uomini in divisa e non che ogni fanno il proprio dovere in questa lotta che si combatte ogni giorno anche grazie ai nostri ragazzi capaci di essere portatori di una cultura della legalità. Sono fiero di appartenere ad un governo che sin dal primo giorno ha ispirato la propria azione a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e che come primo atto ha confermato il carcere duro per i mafiosi” 

 

E’ quanto ha affermato il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, intervenendo questa mattina a Napoli alla celebrazione commemorativa della “Medaglia d’oro al Merito della Redenzione Sociale e Giuseppe Salvia”.

 
 

 

 
Delia Cipullo
- portavoce -
Ufficio Stampa SS Emanuele Prisco
 

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