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Accoltellato un carabiniere, LiSiPo: "Inasprimento delle pene"

Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) esprime solidarietà al carabiniere che ieri pomeriggio durante un normale turno di servizio è stato ferito ad un braccio ad opera di un individuo, separato dalla moglie. Parrebbe che l’uomo, dopo una lite con i parenti relativa alla negata possibilità di visione del figlio si sia recato in caserma dei carabinieri a Silvi (Teramo) ed avrebbe compiuto il gesto a seguito di un diverbio con i militari dell’Arma. Successivamente all’accaduto si è allontanato. Immediatamente inseguito da personale dell’Arma dei carabinieri veniva bloccato ed assicurato alla giustizia. Per il carabiniere ferito, le cui lesioni non sono gravi, è stato comunque necessario ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Il Segretario Generale Nazionale LI.SI.PO., Antonio de Lieto – ha dichiarato - Gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine, tutti i giorni rischiano la propria incolumità per assicurare sicurezza  ai cittadini,  il caso di ieri ne è la prova.  Questi sono i casi in cui – ha continuato de Lieto – Il Libero Sindacato di Polizia – LI.SI.PO. - la pensa diversamente, le Forze dell’Ordine non possono subire aggressioni periodiche.  Per questo,  ha rimarcato – il leader del  LI.SI.PO. – è necessario l’inasprimento della pena. In fine de Lieto  ringrazia tutti gli appartenenti  delle Forze dell’Ordine per l’encomiabile opera che quotidianamente svolgono per tutelare la cittadinanza e salvaguardare la democrazia, nonostante ricevono stipendi non adeguati al lavoro che svolgono.

 

 

L’ADDETTO STAMPA

Antonio Curci 

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