LiSiPo e il “Giorno del Ricordo” in memoria delle Foibe
Il Parlamento italiano fissando il 10 febbraio come “Giorno del Ricordo” ha voluto ricordare la tragedia degli oltre cinquemila italiani che, fra l’ottobre 1943 e il maggio 1945, furono trucidati dai partigiani titini – ha dichiarato Il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto - strappati ai luoghi di lavoro, dalle loro case, imprigionati e gettati ancora vivi in quelle cavità carsiche meglio conosciute come foibe. Militari, poliziotti, finanzieri, carabinieri, marinai, insegnanti, impiegati, finirono nella lista nera – ha continuato de Lieto - e sparirono per sempre. Iniziò l’esodo di 350mila italiani che abbandonarono tutto e scelsero la strada dell’esilio in Italia e nel mondo. L’esodo è una delle tragedie più grave e scioccante della storia del nostro Paese che merita il primo posto nella memoria della Nazione affinché non cada nell’oblio un momento storico tremendo che ha investito e coinvolto l’intero Paese. Tutta l’Italia deve rendere omaggio a questi martiri, rei solo di essere italiani. Questa tragedia, fatta di persecuzione foibe ed esilio, deve essere da monito per le future generazioni – ha concluso de Lieto - affinché crimini del genere non abbiano più a verificarsi.