Logo

Stazione Centrale di Napoli. Un dormitorio italiano

 
 
 
Napoli, il marciapiede della Stazione Ferroviaria Centrale è di fatto il dormitorio a cielo aperto di tantissimi senza tetto che, avvolti in apposite coperte, passano la notte sotto il tetto di un cielo non sempre stellato. Questo è lo scenario che tutte le mattine rilevano i tanti viaggiatori che si recano in stazione per prendere il treno che li porta nelle destinazioni ove sono diretti per svariati motivi. Ovviamente, questo dramma è presente anche in altre località d’Italia. Così ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto: “I più deboli, i più fragili, dovrebbero essere sempre all’attenzione dei servizi sociali dei Comuni, ma appare chiaro che non sempre è così o non è affatto così. Gli ultimi non hanno voce, danno persino fastidio a certi “benpensanti”. Purtroppo – ha proseguito de Lieto – queste tristi situazioni sono visibili in ogni dove del nostro Paese ed al riguardo c’è da chiedersi: cosa hanno fatto i Sindaci e, perché no, cosa hanno fatto i Prefetti? Di fronte a situazioni atmosferiche avverse, cosa hanno fatto i Comuni per i senzatetto, cosa hanno fatto le Istituzioni per questi essere umani?  Molte volte chi ha più bisogno è il meno capace a chiedere aiuto, ma devono essere le Istituzioni, in primo luogo il Comune, attraverso i suoi servizi sociali, ad avvicinare i tanti in condizioni di disagio estremo che cercano di sopravvivere, dormendo sopra un marciapiede, una panchina o in altro angolo della città. Si garantisce alla massa di migranti l’essenziale per il pagamento di servizi destinati a questi ospiti, ma per i tanti “clochard”, troppe volte, senza volto e senza nome, non c’è nulla, né la paghetta giornaliera, né un tetto sulla testa, né la scheda telefonica ecc... C’è da chiedersi: è giusto tutto questo? Il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto - chiede al Governo Draghi di estendere agli Italiani, in condizioni di estremo disagio, lo stesso trattamento riservato ai tanti stranieri che vivono nel nostro Paese, molti dei quali in attesa di essere regolarizzati”. 
                                          Antonio Curci
 

Condividi quest'articolo

Altri articoli di Cronaca


Minaccia i familiari con un coltello.

Nottata di ieri movimentata a Nusco, dove i Carabinieri delle Stazioni di Calabritto, Paternopoli e Nusco, con il supporto di un equipaggio del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Angelo dei Lombardi, sono intervenu[...]

Contattaci

  • Telefono: 347/ 5355964

  • Email: solofraoggi@libero.it

  • Email: ilcomprensorio@libero.it

Seguici